Sardegna divisa: il ddl sulle aree idonee mette a dura prova la Maggioranza

Salvatore

Sardegna divisa: il ddl sulle aree idonee mette a dura prova la Maggioranza

La maggioranza cerca l'intesa sul ddl che regolamenta le aree per gli impianti fotovoltaici ed eolici. Intanto, i comitati tornano a manifestare contro la "speculazione energetica".
lunedì 11 Novembre 2024 - 12:40
Sardegna divisa: il ddl sulle aree idonee mette a dura prova la Maggioranza

La croce anti speculazione energetica approda a Cagliari (foto S.Novellu)

La Sardegna è in fermento per la discussione in Aula del disegno di legge sulle aree idonee alle rinnovabili. Il provvedimento, che dovrebbe sbloccare e regolare la realizzazione di nuovi impianti di energia pulita nell’isola, è al centro di un acceso dibattito politico e sociale.

Mentre i consiglieri regionali si apprestano a votare, fuori dal palazzo si riorganizzano le proteste dei comitati che da settimane contestano la legge, temendo un’eccessiva liberalizzazione del territorio e un impatto negativo sull’ambiente e sul paesaggio.

VERTICE DO MAGGIORANZA – Sarà il vertice di maggioranza convocato per questo pomeriggio alle 15.30 in Consiglio regionale a stabilire la linea del campo largo sul passaggio in Aula del ddl sulle aree idonee che domani approda per la discussione generale tra i banchi dei consiglieri.  L’incontro della maggioranza è convocato in forma allargata a tutti i consiglieri, non solo ai capigruppo. Alla vigilia il campo largo, da quanto filtra da fonti della maggioranza, è compatto sui modi e sulla forma: il ddl deve essere approvato il prima possibile per evitare che sopraggiunga una sentenza della Corte costituzionale (attesa per l’11 dicembre) di eventuale bocciatura della cosiddetta moratoria di 18 mesi che al momento sta bloccando la realizzazione di impianti nell’Isola.

PERPLESSITÀ –  Tuttavia, permangono diverse perplessità. Alcuni consiglieri ritengono che il ddl sia troppo restrittivo e non consenta di sfruttare appieno le potenzialità delle rinnovabili. Altri, invece, temono che possa aprire le porte a una proliferazione incontrollata di impianti eolici e fotovoltaici, soprattutto in zone di grande pregio ambientale. Un punto particolarmente controverso riguarda l’eolico offshore. La Regione sta valutando la possibilità di installare grandi parchi eolici  di 6,2 gigawatt al largo delle coste, ma questa soluzione suscita preoccupazioni per l’impatto visivo e ambientale.

La presidente Todde  ha sottolineato l’importanza di conciliare la produzione di energia pulita con la tutela del territorio, affermando che i cavi sottomarini che collegano gli impianti eolici offshore alla costa dovranno essere posati in aree già compromesse e non in zone di pregio ambientale.

La discussione sul ddl sulle aree idonee si preannuncia lunga e complessa. La Sardegna è di fronte a una scelta cruciale che avrà importanti ripercussioni sul suo futuro energetico e ambientale.

Sonia Meloni

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