Primo giorno di scuola: in Sardegna suona la campanella per circa 270 mila studenti

Sonia

Primo giorno di scuola: in Sardegna suona la campanella per circa 270 mila studenti

mercoledì 14 Settembre 2016 - 11:07
Primo giorno di scuola: in Sardegna suona la campanella per circa 270 mila studenti

primo giorno di scuola

Tanti i problemi tra trasferimenti docenti, dimensionamenti e inclusione migranti

Circa 207mila studenti di nuovo sui banchi di scuola in Sardegna. Comincia la nuova stagione che si concluderà a giugno o a luglio per chi dovrà sostenere gli esami. Anche se le prime lezioni (ed i primi problemi) per molti istituti sono stati anticipati di due giorni in virtù della decisione di molti collegi di iniziare il 12 settembre.

Due le incognite di questo avvio: il dimensionamento e gli insegnanti che vanno e che vengono. Ma c’è anche una certezza: istruzione sarda sempre più inclusiva. In questi giorni diverse scuole stanno valutando e approntando strategie per accogliere i migranti giunti nell’Isola dopo i salvataggi dei mesi scorsi al largo delle coste libiche. In tanti hanno intenzione di assistere alle lezioni. Dalle strutture che ospitano i nuovi arrivati sono partite le prime richieste ai dirigenti scolastici: in alcune scuole c’era stato qualche esperimento anche l’anno scorso.

Primo passaggio: i corsi di alfabetizzazione. Anche per facilitare l’integrazione con i coetanei. Per gli istituti più piccoli l’arrivo dei nuovi studenti dall’Africa potrebbe anche significare la conferma dell’autonomia e il no agli accorpamenti che tanti malumori stanno causando in questi giorni soprattutto nelle zone interne. La capitale della rivolta di inizio anno sul tema dimensionamento è Goni: i genitori degli alunni trasferiti a 15 chilometri di distanza lunedì per protesta hanno occupato la scuola. Inconvenienti lunedì scorso anche a Suni e proteste a Guspini: di quest’ultimo caso si parlerà presto anche in Consiglio regionale con un’interrogazione all’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino.

Primi giorni di scuola con rebus insegnanti: decine di docenti trasferiti lontano da casa, molti addirittura spediti fuori Sardegna, hanno chiesto l’assegnazione provvisoria ad altra sede per motivi familiari. Sono disponibili, grazie all’accordo tra sindacati e direzione scolastica regionale, anche ad occuparsi di sostegno. Le risposte non sono ancora arrivate, però: inevitabile, in caso di accoglimento delle domande, il valzer di cattedre ad anno scolastico appena avviato. Problemi anche per l’assegnazione dei dirigenti scolastici. Sindacati in guardia, e domani c’è già un primo sciopero nazionale indetto dalla sigla Sase. Intanto gli studenti si mobilitano. Oggi volantinaggio dell’associazione Eureka.

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