Test di allerta nazionale: oggi, venerdì 30 giugno, è il turno della Sardegna

Salvatore

Test di allerta nazionale: oggi, venerdì 30 giugno, è il turno della Sardegna

venerdì 30 Giugno 2023 - 12:10
Test di allerta nazionale: oggi, venerdì 30 giugno, è il turno della Sardegna

Alle 12,00 messaggio e allarme su smartphone di cittadini e turisti

Oggi, venerdì 30 giugno, alle 12, tutti sardi e i turisti presenti sul territorio isolano hanno ricevuto sul telefono cellulare un sms di allerta. Si tratta di un test del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, ‘IT-alert’, per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.

La conferma della sperimentazione, con l’orario esatto, è arrivata dalla protezione civile regionale. “Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile in Sardegna hanno suonato contemporaneamente, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche abituali”, ha spiegato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, che, questa mattina, ha presentato l’iniziativa insieme al direttore generale della Protezione civile regionale, Antonio Pasquale Belloi.

Il servizio IT-alert dirama a tutti i telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica un allarme pubblico tramite messaggio di testo – contenente informazioni utili sullo scenario di rischio e sulle relative misure di autoprotezione da adottare rapidamente – e notificato sul dispositivo da un suono di allarme, udibile anche se questo è silenziato. Le gravi emergenze, individuate dal Dipartimento nazionale di protezione civile, sono maremoto (generato da un terremoto); collasso di una grande diga; attività vulcanica; incidenti nucleari o emergenze radiologiche; incidenti rilevanti in stabilimenti industriali; precipitazioni intense. La Sardegna sarà la seconda regione, dopo la Toscana mercoledì 28, ad effettuare il test, mentre le altre seguiranno per completare il quadro entro il 2023. Il sistema, invece, entrerà definitivamente in funzione da febbraio 2024.

“Nei mesi successivi, la Regione Sardegna lavorerà affinché il nuovo sistema possa essere esteso anche alle situazioni emergenziali di competenza dei dipartimenti regionali – ha aggiunto Porcu – Per esempio gli incendi boschivi, particolarmente importante nei casi in cui fosse necessario evacuare la popolazione”.

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