Sanità regionale: accorpamenti necessari per superare le criticità della Corte dei Conti

Sonia

Sanità regionale: accorpamenti necessari per superare le criticità della Corte dei Conti

martedì 14 Marzo 2017 - 06:55
Sanità regionale: accorpamenti necessari per superare le criticità della Corte dei Conti

Nuoro, il pronto soccorso dell'Ospedale S.Francesco (foto S.Novellu)

I vertici dell’Azienda unica stanno valutando il bisogno reale di personale

«L’analisi della Corte dei Conti conferma la disomogeneità riscontrata al nostro insediamento e che ci ha spinto ad avviare importanti riforme».
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, intervenuto all’adunanza pubblica sull’andamento dei costi della contrattazione integrativa negli enti del servizio sanitario regionale.
«Le criticità riscontrate dai giudici contabili corrispondono con la nostra percezione di undici modelli di controllo di gestione del personale differenti», ha osservato.
Ecco perché  «la Giunta ha lavorato dal 2015 ad una serie di provvedimenti per favorire accorpamenti, all’azienda Brotzu o all’Azienza ospedaliero universitaria di Sassari, e per riorganizzare il sistema anche con il blocco del turnover, ora rivisto nella sua applicazione con la nascita del nuovo soggetto giuridico, l’Ats». In particolare, ha spiegato Arru, «i vertici dell’Azienda unica stanno valutando il bisogno reale di personale, con un modello di rete ospedaliera che oggi incide per il 50% della spesa sanitaria e con risultati che ci dicono che abbiamo strutture con volumi di attività che non rispettano gli indicatori clinici. E su questo agiamo per tutelare l’interesse del cittadino paziente e non pensando ai conti».
Sempre in adunanza pubblica, il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, ha annunciato che, presumibilmente entro marzo, « chiuderemo un accordo unitario con i dirigenti per poi aprire a quello con il comparto. La nostra proposta è quella di un dimensionamento degli organici in rapporto al volume di attività e non più basato sui posti letto vuoti. La Corte – ha concluso – ha certificato una situazione ora sotto controllo e, grazie all’azienda unica, abbiamo il vantaggio di poter omogeneizzare non solo i fondi contrattuali, ma soprattutto i comportamenti organizzativi».

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