Crisi del latte. Un pastore di Ollolai si racconta: «lavoriamo solo per la gloria»

Sonia

Crisi del latte. Un pastore di Ollolai si racconta: «lavoriamo solo per la gloria»

mercoledì 01 Febbraio 2017 - 21:37
Crisi del latte. Un pastore di Ollolai si racconta: «lavoriamo solo per la gloria»

Un gregge di pecore (foto Cronache Nuoresi)

I costi di produzione superano il guadagno: «non abbiamo un futuro»

Quarantadue anni, un’azienda agricola ovina a Olzai dove lavora con il fratello e la madre: Michele Soro, di Ollolai, è uno dei cinquemila che oggi hanno manifestato per chiedere soluzioni alla crisi del comparto ovicaprino in Sardegna.

«Produciamo formaggio e latte che conferiamo a Sarda Formaggi – racconta Soro – il problema è che il costo della produzione supera il guadagno. L’azienda deve far fronte alle spese per il mangime, i medicinali, la lavorazione della terra per ottenere i foraggi, le mungitrici, la corrente elettrica. Tutto, insomma. E con il latte a 0,60 centesimi ci troviamo a lavorare per niente, anche perché i pagamenti che ci spettano non arrivano mai, nel frattempo noi però dobbiamo rispettare i tempi».

Ma più dei premi, a influire è il prezzo del latte. «Quando è salito a 1,10 centesimi abbiamo rifiatato». Ora è diverso e, sottolinea Soro, «a fine stagione ci renderemo conto che non saremo in grado di far fronte a tutte le spese».

Cosa spinge Michele a crederci e a continuare? «Abbiamo mille capi di bestiame, facciamo questo lavoro solo perché siamo nati qui, ma non possiamo continuare a farlo per la gloria – dice – senza la possibilità di realizzarci e di realizzare qualcosa».

Michele non ha moglie nè figli: «Il fatto è che se anche volessi mettere su famiglia non lo potrei fare – confessa. A 40 anni i nostri padri avevano già una prospettiva, avevano costruito una casa. Noi non potremo mai fondare un’azienda, possiamo sopravvivere solo grazie a quella che hanno fondato loro».

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