Intervista al vice Questore Fabrizio Mustaro sull'iniziativa il "Mio Diario"

Sonia

Intervista al vice Questore Fabrizio Mustaro sull'iniziativa il "Mio Diario"

venerdì 26 Settembre 2014 - 19:44
Intervista al vice Questore Fabrizio Mustaro sull'iniziativa il "Mio Diario"

Il Vice Questore aggiunto F.Mustaro (© foto S.Meloni)

l Vice Questore aggiunto F.Mustaro (© foto S.Meloni)

l Vice Questore aggiunto F.Mustaro (© foto S.Meloni)

«Il progetto si è sviluppato grazie alla sinergia tra le Istituzioni»

Da Nuoro a numerose altre provincie Italiane: “Civis” è l’eroe che aiuterà i bambini ad apprendere e applicare le regole del buon vivere quotidiano.

L’Idea è partita qualche anno fa dalla Questura di Nuoro, su iniziativa del Vice Questore e dirigente della Squadra Mobile Fabrizio Mustaro, al quale venne in mente di raccogliere le buone pratiche all’interno dello strumento più utilizzato dagli studenti ovvero il diario scolastico. Il progetto col tempo si è sviluppato fino a estendersi a livello nazionale attraverso la collaborazione di esperti in materia di educazione,d norme sociali e giuridiche e delle Istituzioni che hanno colto il messaggio più importante: arrivare in modo semplice ai giovani.

Dottor Mustaro qual’è l’importanza di Civis?

Civis è un eroe che non insegna solo ai piccoli studenti le regole del buon vivere quotidiano ma, attraverso un linguaggio semplice e immediato, all’interno dell’agenda scolastica, spiega i principi fondamentali della Costituzione Italiana, la Convenzione sui diritti per l’infanzia e tante altre regole e leggi fondamentali per imparare a diventare buoni cittadini e garantirsi diritti e libertà.

Come si rapportano i giovani con le Forze dell’Ordine?

Oggi i giovani sono ancora molto diffidenti nei confronti delle Forze dell’Ordine, però penso che sia attraverso questi progetti e altre iniziative che bisogna conquistare la loro fiducia. L’importante infatti è far capire che i rappresentanti della legge non hanno solo funzioni punitive ma svolgono anche un’attività preventiva, affinché diventino un punto di riferimento per tutti i cittadini specialmente per le categorie più deboli.

Quale è stato il punto di forza di questo progetto editoriale partito dalla Polizia di Stato. 

Sicuramente aver operato insieme e in sinergia con le Istituzioni e con un team di esperti che hanno contribuito, insieme, a estendere l’iniziativa a livello nazionale.

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