TARI: gli aumenti sono colpa del Comune di Nuoro

Sonia

TARI: gli aumenti sono colpa del Comune di Nuoro

venerdì 05 Settembre 2014 - 17:33
Calcolo della TARi

Calcolo della TARi

Marcello Seddone: «in aula consiliare proposi una soluzione  ma rimasi inascoltato»

La tirattina d’orecchie all’Amministrazione Comunale sugli aumenti dell’immondizia arriva anche dal consigliere comunale dell’opposizione Marcello Seddone, il quale fa un’analisi dettagliata sulla situazione.

 «L’invio dei bollettini di pagamento della Tari hanno fatto esplodere il malumore e lo sconcerto a Nuoro, decine di contribuenti hanno manifestato davanti al palazzo Civico, la risposta del Comune di Nuoro, ed in particolare dell’Assessore al Bilancio, di fronte alle proteste può sintetizzarsi con un “non è colpa nostra”, corredato da spiegazioni su norme statali sfavorevoli e dalla necessità di far coprire integralmente il costo del servizio ai cittadini – sottolinea Seddone. Personalmente ho contestato l’ammontare di questo fantomatico costo del servizio proponendo in aula una diversa quantificazione che avrebbe fatto risparmiare una cifra consistente ai nuoresi, ma volendo prendere per buona la spiegazione della Giunta ho pensato di guardare al metodo usato da altri Comuni sardi per valutare i costi pro capite e capire se fossero, per entità, gli stessi rispetto ai costi di Nuoro».

Il Consigliere fa un confronto sui Piani Economici Finanziari  su cui si calcolano le tariffe di Cagliari, Sassari, Alghero, Olbia, Quartu S.Elena, Carbonia, Iglesias, Oristano e Selargius ed evidenzia che a Nuoro il costo del servizio per abitante  (229,87 euro) è il terzo più alto dopo  Cagliari (316,87 euro), che ha una quota rilevante di contribuenti non residenti, come gli studenti fuori sede, e Olbia (300,20 euro) che ha un’estensione doppia rispetto a Nuoro e soprattutto ha previsto un sistema informatizzato di raccolta differenziata.

Scorrendo i dati degli altri comuni si rileva che tutti hanno un costo unitario più basso, anche quando devono far fronte ad una presenza turistica stagionale ben più consistente di quella nuorese, come Alghero (219,48 euro), o con la presenza di contribuenti non residenti come Sassari (188,61).

L’esosità della TARI nuorese si può verificare anche in rapporto all’imposta relativa alle utenze domestiche che, per diversi elementi quali il numero di categorie (6 per le domestiche e 30 per le non domestiche), il numero di contribuenti (ci sono più famiglie che non imprese), si prestano meglio al confronto rispetto alle categorie non domestiche.

L’importo dovuto della TARI è stato calcolato per tre immobili di 50, 100 e 150 mq, applicando i sei coefficienti relativi al nucleo familiare (da 1 a 6 componenti) e confrontando poi i risultati con quelli di Nuoro e facendo la media degli scostamenti.
Con questa metodologia si scopre che a Nuoro c’è un gettito inferiore solo rispetto a Cagliari (- 18,84%), Carbonia (- 6,38%) e Quartu S. Elena (-0,42%) mentre si paga di più rispetto ad Alghero (+ 14,7%), Oristano (+ 23,68%) e Sassari (+ 52,95%).

Continuando con l’analisi dei dati si può constatare che i comuni principali della Provincia di Nuoro hanno approvato le tariffe svendo applicato la tassazione inferiore, nonostante le affermazioni di coloro che dicono che i Comuni piccoli sono sfavoriti rispetto a quelli più grandi. È evidente che a Nuoro la Tari è più alta rispetto a Bitti (+ 30,66%), Fonni (+42,50% ), Mamoiada (+50,01%) e Orosei (93,80%). Tutte Amministrazioni pubbliche con caratteristiche diverse ma con un tratto in comune: la TARI è meno cara rispetto alla città capoluogo.

«Non ho la pretesa di dire che il mio metodo è perfetto o migliore di altri, si può discutere sull’entità delle variazioni elencate, ma difficilmente si potranno trovare sistemi di calcolo in grado di stabilire che a Nuoro la TARI è più bassa rispetto a buona parte degli altri Comuni Sardi, sia quelli più grandi, sia quelli piccoli – Conclude Seddone. Forse qualche colpa, anzi molto più di una partendo dalla crescita del costo di raccolta di circa 900 mila euro in quattro anni, è della Giunta Comunale e non di altri».

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