Nuoro. Piazza Satta: il capolavoro di Nivola tradito dal degrado

Salvatore

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Nuoro. Piazza Satta: il capolavoro di Nivola tradito dal degrado

sabato 30 Agosto 2025 - 10:48
Nuoro. Piazza Satta: il capolavoro di Nivola tradito dal degrado

Parcheggi selvaggi in Piazza Satta (foto Cronache Nuoresi)

NUORO – È il cuore pulsante di Nuoro, un’opera d’arte a cielo aperto che porta la firma di Costantino Nivola, eppure è un cuore che non batte più come dovrebbe. Stiamo parlando di Piazza Sebastiano Satta, iconico spazio pubblico concepito dal grande artista per celebrare l’anima più profonda della cultura barbaricina. Ma oggi, la piazza è un’ombra di sé stessa, segnata dall’incuria e dall’abbandono.

L’allarme arriva dall’associazione culturale I Martedì Letterari, attraverso una lettera dell’ex giornalista e deputato Angelo Altea indirizzata al  presidente della Fondazione Costantino Nivola  Roberto Concas. C’è da sottolineare un aspetto: in tanti  da anni si  sono battuti, purtroppo senza successo, per la salvaguardia di questo luogo simbolo. Inaugurata nel lontano 1968, la piazza era stata pensata per fondere l’omaggio al grande poeta con i segni distintivi della Sardegna più antica: le rocce in granito che ricordano i menhir nuragici, le sculture che omaggiano la memoria. Ma secondo la denuncia, le direttive di Nivola sono state ignorate.

I dettagli del degrado sono evidenti a chiunque passi per la piazza: la facciata di un palazzo, che avrebbe dovuto essere bianca per esaltare il progetto, è oggi di un “orrendo rosa confetto”. Le rocce sono circondate da erbacce, alcuni alberi sono secchi e la pavimentazione è rovinata da orribili macchie d’olio, causate dal parcheggio selvaggio e tollerato.

L’appello lanciato dall’associazione è chiaro: è necessario che la Fondazione appena istituita faccia sentire la sua autorevole voce. Si chiede che l’amministrazione comunale adotti al più presto le misure necessarie a ripristinare la piazza, restituendo a Nuoro e alla Sardegna un capolavoro che merita di essere valorizzato e rispettato.

2 commenti  - mostra commenti

  1. Graziella Cara 31 Agosto 2025 7:12

    Buongiorno, segnalo , oltre a quello che è stato scritto da voi, che un paio di finestre dell’asilo sono di alluminio e non hanno le imposte esterne verdi come le altre. Grazie

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  2. Buongiorno 
    Premetto che sono cittadina di Nuoro
    e vorrei che la mia città fosse trattata col rispetto  che merita e a tale proposito vorrei fare alcune osservazioni su come vengono trattati j nostrj monumenti e piazze 
    Oggi mentre facevo la mia  solita camminata mattutina che comprende un visita alla piazza Sebastiano  Satta ho visto un  signore che portava il suo cane a fare i bisogni all’interno della piazza 
    Mi e’ venuta voglia , dopo l’ennesimo  episodio simile di  avvicinarmi e chiedere “‘PERCHE’?” Una piazza cosi bella di cui forse  non tutti conoscono la storia  e soprattutto il valore 
    artistico che voglio ricordare 
    Una piazza storica della città principale del centro Sardegna, che unisce due delle personalità più rilevanti del Novecento: intitolata a un grande poeta nuorese  Sebastiano Satta e disegnata da uno dei più grandi artisti mondiali Costantino Nivola
    lo scultore, reduce dall’esperienza americana a contatto con architetti come Le Corbusier e Saarinen, pensò di recuperare il mondo arcaico e pastorale. 
    Partì dalla personalità del poeta, incarnato e interpretato da piccole figure in bronzo rappresentanti  atteggiamenti diversi e momenti differenti di vita.”
    Allora perche sporcare questa meraviglia quando si possono trovare luoghi piu’ adeguati per portare i cani a fare i lori bisogni.
    Anch’io ho avuto un cane per anni  ma non ho mai pensato di
    Portarlo in ogni luogo 
    E’ una questione di  rispetto verso la storia e verso tutti i cittadini.
    Non ho detto nulla a quel signore perché già immaginavo la risposta ma sono rimasta con un senso di amarezza e tristezza 
    Dovremmo cercare di essere tutti un po’ più educati e pensare che la piazza Sebastiano Satta e’ casa nostra e al cane dentro casa non facciamo fare i bisogni 

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