È sempre più intensa l’attività di tutela del ricco patrimonio culturale sardo da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Cagliari, competente su tutta l’Isola. In sinergia con le diverse componenti dell’Arma territoriale e gli altri Reparti specializzati, il Nucleo ha effettuato un totale di 3.247 controlli in diverse aree di interesse. Nel dettaglio, sono state passate al setaccio 758 aree archeologiche marine e terrestri, 464 zone tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali, e 185 esercizi commerciali del settore. Particolare attenzione è stata rivolta alla sicurezza dei luoghi di cultura, con 33 sopralluoghi eseguiti per verificarne lo stato. Un significativo impegno è stato profuso nel monitoraggio del commercio online di beni culturali, con ben 1.807 controlli su inserzioni presenti su varie piattaforme digitali.

Una serie di monete recuperate dai Carabinieri
I RISULTATI – L’azione preventiva ha portato a 60 denunce all’Autorità Giudiziaria, con contestazioni relative a diversi reati: 32 per danni al paesaggio, 24 per ricettazione di beni culturali, 11 per esportazione illecita di beni culturali e 6 per danneggiamento di beni culturali.
L’attività investigativa ha permesso di recuperare un ingente quantitativo di beni di inestimabile valore, così suddivisi per tipologia: 1.542 reperti archeologici, di cui 1.061 monete antiche; 2.070 reperti antiquariali, archivistici e librari.
838 reperti paleontologici; 10 immobili situati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, il tutto per un valore stimato in circa 11 milioni di euro.
Tra le operazioni di maggior rilievo portate a termine nel corso dell’anno, si segnalano: l’operazione denominata “Sardegna Violata“, che ha portato al deferimento di 32 soggetti per reati paesaggistici, in particolare sulle aree costiere vincolate da specifici decreti ministeriali e leggi regionali; il sequestro di numerosi reperti archeologici illecitamente detenuti da privati, tra cui oltre 1.000 monete antiche. L’individuazione dei beni è avvenuta sia attraverso il monitoraggio di vendite online che grazie a verifiche effettuate in collezioni private, in stretta collaborazione con le Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari e Sassari; il recupero di un importante dipinto del XVII secolo, raffigurante la “Presentazione di Maria al Tempio” del pittore Claudio Ridolfi. L’opera, posta in vendita a circa 40.000 euro da una casa d’aste tedesca, era stata trafugata nel 2009 da una parrocchia piemontese.