Doveva essere il giorno del via libera a un’iniezione di liquidità vitale per il commercio sardo, con 35,5 milioni di euro pronti a sostenere la ripresa. Invece, il debutto della piattaforma online SIPES per la presentazione delle domande si è trasformato in un incubo digitale.
Fin dalle prime ore di apertura, la tanto attesa procedura telematica si è impantanata in un mare di malfunzionamenti e insopportabili lentezze. Consulenti e commercianti, armati di pazienza e documenti, si sono ritrovati a fissare schermi bloccati, messaggi d’errore e caricamenti infiniti. La frustrazione e la rabbia serpeggiano tra gli addetti ai lavori, pronti a cogliere questa fondamentale opportunità ma ostacolati da un sistema che sembra non reggere il carico.
“È inaccettabile!”, tuona un commercialista nuorese, che preferisce rimanere anonimo. “Abbiamo preparato tutto con cura, i nostri clienti contano su questi fondi e trovarsi di fronte a un muro del genere è semplicemente vergognoso. Sembra che la Regione non sia stata in grado di gestire un’operazione così importante”.
Le segnalazioni di disagi si moltiplicano in tutta l’isola, alimentando il timore che le difficoltà tecniche possano penalizzare le imprese più piccole o quelle con meno risorse per affrontare lunghe e complicate procedure online.
L’eco della protesta è già arrivato alle orecchie dell’Assessorato competente? Resta da capire se e come la Regione interverrà per risolvere al più presto questi problemi e garantire un accesso equo e funzionale ai contributi. Nel frattempo, la speranza di un rilancio del commercio sardo rischia di rimanere prigioniera di un click difettoso.