BARISARDO – Simona Campus, madre di Marco Mameli, lancia un appello disperato a chiunque fosse presente a Barisardo quella notte di Carnevale in cui la vita di suo figlio appena 22enne è stata spezzata da una coltellata al cuore (APPROFONDISCI). “Aspettiamo ancora…”, ripete con voce spezzata, “aspettiamo qualcuno che ha visto qualsiasi cosa”.
Un silenzio complice – La madre non cerca colpevoli ma testimoni: “Non siete voi i responsabili della morte di Marco ma ne siete complici col vostro silenzio”, afferma con fermezza sulla sua pagina social. Un silenzio che pesa come un macigno, che rende complici coloro che, pur avendo visto, scelgono di tacere.
Un appello alla coscienza – “Vi supplico, non abbiate paura. Fatevi avanti, parlate!”, implora la madre, “noi aspettiamo ancora… Marcolino vi aspetta ancora…”. Un appello accorato, che si rivolge alla coscienza di chi sa, di chi ha visto, affinché rompa il muro di omertà e contribuisca a far luce sulla tragica fine di Marco.
Le indagini proseguono ma il silenzio ostacola la verità – Le indagini, intanto, proseguono ma il silenzio di chi era presente quella notte rende difficile ricostruire l’accaduto. La madre di Marco, insieme ai suoi cari, continua ad attendere, con la speranza che qualcuno trovi il coraggio di parlare e di dare una risposta alle loro domande. La morte di Marco Mameli ha sconvolto la comunità di Barisardo e ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita della sua famiglia. Un dolore che chiede giustizia, che chiede di conoscere la verità, affinché il sacrificio di Marco non sia vano.