Nuoro, città natale di Grazia Deledda e custode del fascino letterario di Salvatore Satta (di cui nel 2025 ricorre il 50°anniversario della morte), si trova di fronte a un paradosso sconcertante: una città ricca di storia, cultura e talenti, ma che sembra aver dimenticato il valore del suo patrimonio culturale. Mentre il dibattito politico si concentra su nomi e alleanze in vista delle prossime elezioni comunali, l’argomento cruciale della cultura è stato relegato ai margini, se non completamente ignorato. Lo denunciano l’ex giornalista e ex parlamentare Angelo Altea (organizzatore dei martedì letterari al bar Cambosu) , Gianni Cossu , Battista Giordano (musicista), Piero Mura e Gavino Murgia (polistrumentista).
UN PATRIMONIO CULTURALE IN CERCA DI RICONOSCMENTO – Eppure, la cultura dovrebbe essere il cuore pulsante di Nuoro, il combustibile per alimentare la sua economia, il volano per attrarre turisti e investimenti. La città vanta un patrimonio culturale inestimabile, un “petrolio” culturale che aspetta solo di essere estratto e valorizzato. Ma, al momento, sembra che questo tesoro sia stato dimenticato, sepolto sotto strati di indifferenza e mancanza di visione.
INIZAITVE STERILI E INCOMPIUTE – Negli ultimi anni, sono state intraprese diverse iniziative culturali, spesso finanziate con ingenti risorse pubbliche e private. Tuttavia, molte di queste iniziative si sono rivelate sterili, incapaci di produrre un impatto significativo sulla vita culturale della città. Strutture edilizie destinate ad attività culturali sono state lasciate incompiute, mentre altre, pur essendo state realizzate, non sono state adeguatamente utilizzate e promosse. Un esempio per tutti? sottolineano gli autori dell’appello, (circa un milione e mezzo solo per il centocinquantenario della nascita di Grazia Deledda).
SPOPOLAMENTO E IMPOVERIMENTO CULTURALE – La mancanza di una visione strategica per la cultura ha contribuito ad aggravare i problemi di spopolamento e di disagio sociale che affliggono Nuoro. Sempre più giovani sono costretti a lasciare la città per cercare lavoro e opportunità altrove, mentre chi rimane deve fare i conti con una condizione sociale difficile, spesso caratterizzata da fenomeni di alcolismo e di uso di droghe.
LA CULTURA COME MOTORE DI SVILUPPO – Di fronte a questa situazione critica, si leva un appello accorato a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di Nuoro: la cultura deve tornare ad essere al centro del dibattito politico, non solo come argomento di campagna elettorale, ma come vera e propria priorità per lo sviluppo della città. È necessario adottare misure concrete per valorizzare il patrimonio culturale di Nuoro, promuovere la creatività e l’innovazione, sostenere le associazioni e gli artisti che operano nel territorio, e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario un impegno corale da parte di tutti gli attori politici, economici e sociali, una visione strategica condivisa e una forte volontà di investire nella cultura come leva di sviluppo e di progresso per la città e il suo territorio. Solo così Nuoro potrà tornare a brillare, sfruttando appieno il suo potenziale culturale e offrendo ai suoi cittadini un futuro di prosperità e benessere.
Primun vivere dheide filosophari . oppure più pertinentemnte : Carmina non dant pamem