I mazziniani Giorgio Asproni e Lello Puddu al centro di un convegno tenutosi, ieri, a Nuoro

Franceschino Nieddu

I mazziniani Giorgio Asproni e Lello Puddu al centro di un convegno tenutosi, ieri, a Nuoro

venerdì 10 Maggio 2024 - 16:46
I mazziniani Giorgio Asproni e Lello Puddu al centro di un convegno tenutosi, ieri, a Nuoro

Angelo Altea, Annico Pau e Diego Carru (foto Nieddu)

NUORO – “Giorgio Aproni e Lello Puddu: due mazziniani a confronto, la continuità di un pensiero” è il titolo dell’incontro promosso dall’Associazione Mazziniani Italiani nella saletta dello storico Bar Cambosu diventata ormai una fucina della cultura nuorese.

Angelo Altea, Annico Pau, Diego Carru, hanno esposto lo scopo dell’iniziativa che si sarebbe dovuta svolgere il 30 aprile anniversario della scomparsa di Giorgio Asproni avvenuta il 30 aprile 1876,  ai suoi funerali c’è stata molta partecipazione, una partefcipazione paragonabile a quelli di Camillo Cavour.

Nuoro martedì letterario (foto Nieddu)

Nuoro martedì letterario (foto Nieddu)

Giorgio Asproni, parlamentare, prete mai spretato si impegnò per far liberare tre condannati a morte nello Stato Pontificio, visse in modestia la sua forza morale fu riconosciuta in occasione delle sue esequie come oppositore in parlamento, venne sepolto al Verano attraverso una sottoscrizione dei laici. Durante il fascismo non fu considerato, solo Lello Puddu (nei primi articoli sulla Nuova Sardegna, cominciò a parlare di questo grande personaggio politico Nuorese. A Giorgio Asproni in città è stato dedicato il Liceo Classico; lui voleva la costruzione di una piazza di fronte alla casa natale, quest’ultima venne donata per ricoverare i malati di colera, poi Asproni la donò al nipote Giorgino, per sostenerlo, in seguito ebbe varie funzioni, fino a quando lo stesso nipote la vendette al Comune. Puddu, dopo il liceo, s’iscrisse in ingegneria, poi si trasferì a Genova, frequentando le farmacie come luogo di incontro dei Mazziniani come Asproni, a metà degli anni ’50 andò Roma dove studiò gli atti parlamentari. Fu candidato a Genova, città di grandi martiri, rappresenta la porta d’ingresso dalla Sardegna, venne espugnata saccheggiata dai bersaglieri, anche Asproni pur essendo parlamentare risiedeva a Genova perché era meno cara rispetto a Roma. Puddu ebbe rapporti con altri esponenti Mazziniani, come Oggiano, esponente di primo piano sardista e Burrai. Nel luglio ’53, sempre Puddu, scrive a Oggiano invitandolo a riprendere l’azione, contribuì alla divulgazione degli scritti di Asproni in vari convegni, dai quali è emerso come Asproni si occupò della questione meridionale e della Sardegna. Puddu, infine, ha contribuito alla conoscenza divulgazione delle opere di Asproni attraverso ricerche in biblioteche, archivi  trovò i documenti di iscrizione dell’Asproni alla Massoneria,  i suoi diari nella biblioteca della Camera dei Deputati e pubblicati.

“Asproni – scrive Puddu considerò anche la rivolta di Giovanni Maria Angioi ma si ispirò alla rivoluzione francese, uomo di cultura, sviluppò gli studi sull’archeologia è stato uno degli artefici del Risorgimento italiano trascurato”. A Oristano i Mazziniani  realizzarono la statua di Eleonora è stato detto.

F.Nieddu

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