Nuoro. Simone Ciferni è il nuovo presidente regionale di Terranostra Sardegna

Sonia

Nuoro. Simone Ciferni è il nuovo presidente regionale di Terranostra Sardegna

lunedì 24 Luglio 2023 - 17:47
Nuoro. Simone Ciferni è il nuovo presidente regionale di Terranostra Sardegna

Simone Ciferni, Diego Scaramuzza Michelina Mulas

Terranostra Sardegna, l’associazione per l’Agriturismo, l’ambiente e il territorio di Coldiretti ha un nuovo presidente regionale: è Simone Ciferni titolare dell’azienda ‘Locanda Lollovers’. Trentaquattro anni di Lollove, piccolissimo borgo a pochi chilometri da Nuoro e reso celebre dal premio Nobel, Grazia Deledda, è stato eletto questa mattina dall’assemblea dei delegati riunita a Cagliari nella sede di Coldiretti Sardegna. Ciferni guiderà l’associazione per i prossimi 5 anni. Dopo due mandati e 10 anni alla guida di Terranostra, lascia il vertice invece, Michelina Mulas (Fattoria Su Grabiolu di Siamanna) che affiancherà Ciferni con il ruolo di vicepresidente.
Ciferni.  «Ringrazio l’assemblea per questa nomina e cercherò di ripagare con il lavoro e il coinvolgimento di tutti la fiducia che è stata riposta in me», dice subito dopo l’elezione il neo presidente. Simone dopo essersi laureato in Economia, ha proseguito il suo percorso di formazione su direttrici internazionali approdando per diversi anni in Sud Africa, a Londra e negli Stati Uniti, dove ha potuto sviluppare i progetti portati poi a Lollove. In particolare creando un’offerta che permette all’ospite di vivere tutte le opportunità divise tra natura, storia, tradizioni e con il forte legame con il cibo, raccontato nei piatti e coinvolgendo gli ospiti nella preparazione.
Consiglio. Eletti anche i componenti del nuovo Consiglio che, oltre a Ciferni e Mulas, sarà composto da: Antonio Demontis (Su Recreu di Ittiri); Elena Corona (Sa Perda Marcada di Arbus); Marianna Fancello (Agriturismo Muristene – Dorgali); Massimiliano Salis (Su Lilloni di Villa San Pietro); Diego Mura (Sa Tanchitta di Ula Tirso); Franca Cabras (Nuraghe Murtarba di Villagrande Strisaili); Giusy Brogi (Agriturismo Santu Marcialis – Soleminis); Mariella Golosio (Sedilesu di Mamoiada); Maria Grazia Murrocu (Sa Mandra di Alghero).
Scaramuzza.  Presente alle elezioni del vertice sardo dell’associazione anche il presidente nazionale di Terranostra, Diego Scaramuzza che, dopo gli auguri per un proficuo lavoro al neo eletto e i ringraziamenti all’uscente Mulas, ha portato all’assemblea il suo messaggio.  «Oggi il sistema agrituristico è molto diverso rispetto a 10 anni fa quando era ancorato a due sole direttrici: ristorazione e alloggio. Oggi, seppure quelli restano due pilastri, l’agriturismo è più proiettato a una veste multifunzionale, legata alla valorizzazione dei territori, alla riqualificazione dei borghi e si punta a un turismo diffuso con un’offerta sempre più identitaria», dice.  «Nel nostro ambito c’è la potenzialità di riconnettersi con il territorio attraverso una implementazione dell’attività – spiega – bisogna far sì che il pensiero di un territorio non sia solo indirizzato a proporre servizi turistici ma cambi la sua visione presentando un’offerta variegata che aumenti il ventaglio di scelta del consumatore – conclude – l’agriturismo, quindi, deve essere il più distintivo possibile, consolidandosi in modo strutturato e basato su criteri chiari».
Mulas.  «Ringrazio Coldiretti per l’opportunità che mi ha dato in tutti questi anni – sottolinea Michelina Mulas al passaggio di consegne – a causa del crescente carico di lavoro nell’azienda non potrò più continuare a dare l’impegno necessario a ricoprire questo importante ruolo in Terranostra – aggiunge – adesso largo ai giovani perchè tutta l’associazione ha bisogno di nuove energie. Resterò a disposizione di Terranostra in un nuovo ruolo per continuare a dare il mio contributo».
COLDIRETTI. L’augurio di buon lavoro al nuovo presidente e i ringraziamenti per quanto fatto dall’ex presidente Mulas, sono arrivati dalla coordinatrice regionale di Terranostra, Maria Gina Ledda che ha guidato i lavori dell’assemblea, e dai vertici Coldiretti Sardegna. “Grazie a Michelina per l’impegno mostrato in tutti questi anni e un grande in bocca al lupo a Simone per il nuovo incarico – sottolinea Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna – saprà portare innovazione nel settore, come ha fatto con la sua azienda. Per lui sarà importante la fase di ascolto e di condivisione per fare squadra, ma anche capire le difficoltà del settore e trovare le giuste risposte – conclude – Terranostra è diventata un punto di riferimento per il turismo e per un nuovo modo di fare accoglienza rispetto a ristoranti e alberghi”.
Per il direttore regionale Coldiretti Luca Saba, infine “Terranostra ha saputo far emergere in modo preponderante la figura del cuoco contadino che valorizza il prodotto locale e la storia del suo territorio attraverso piatti genuini che celano una ricerca e un’etica che vanno oltre il sistema tradizionale – sostiene – la scelta di Ciferni alla guida di Terranostra è anche un segnale verso quel ricambio generazionale fondamentale per invertire il trend che vede l’allontanamento dei giovani dalla Sardegna. Il futuro dell’associazione e del settore è strettamente legato alla loro volontà di mettersi in gioco e raccogliere le sfide”.
NUMERI IN SARDEGNA. In base all’ultima elaborazione Terranostra (su dati Istat e Ismea) è emerso che nel 2021 le aziende agrituristiche in Sardegna erano 792 (numero stabile sul 2020) con 640 aziende con alloggio (81%) e 7,2 mila posti letto. I posti a tavola erano 50 mila con oltre 570 aziende (il 72%) e una media aziendale di posti a tavola di 71 unità. Il 34% delle imprese agrituristiche è a conduzione femminile. Delle aziende regionali il 10% sono collocate in montagna (Zone svantaggiate + presidio), il 66% in collina e 24% in pianura. In crescita anche l’incidenza delle aziende agrituristiche sul totale delle aziende agricole (1,7% contro l’1,3% del 2010). Il valore economico generato dalle attività connesse ha toccato nel 2021, quota 205 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto all’anno precedente e del +5% sul 2019, toccando la quota del 10,3% del Pil agricolo regionale.

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