ISRE. Collezione Cocco: lo scrigno delle meraviglie

Salvatore

ISRE. Collezione Cocco: lo scrigno delle meraviglie

sabato 20 Maggio 2023 - 08:34
ISRE. Collezione Cocco: lo scrigno delle meraviglie

Una bisaccia della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Ospitata nei locali della Cittadella dei Musei di Cagliari, la Collezione Cocco è una delle perle delle raccolte dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE) e si compone di alcune migliaia di oggetti della cultura popolare della Sardegna: manufatti tessili, gioielli, mobili e intagli, per lo più risalenti a un periodo che va dalla seconda metà dell’Ottocento e al primo cinquantennio del Novecento.

Cittadella dei Musei, Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Cittadella dei Musei, Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Il suo artefice fu il magistrato Luigi Cocco (Villasor 1883 – Cagliari 1959), che mise insieme la propria collezione a partire dagli Venti del Novecento e fino agli ultimi giorni della sua vita.

Ceramiche della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Ceramiche della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Già nel 1937, il primo nucleo della raccolta partecipò a varie esposizioni di etnografia della Sardegna e nel 1948, il Ministro della Pubblica Istruzione la classificò come “Complesso di eccezionale interesse artistico e storico”. Nel maggio del 1954, infine, la collezione fu acquistata dalla Regione Sardegna.

Tessuti e gioielli della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Tessuti e gioielli della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Un rosario della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Un rosario della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

TESSUTI E GIOIELLI – I manufatti tessili conservati nella Collezione Cocco sono oltre settecento e provengono soprattutto dai paesi dalla Sardegna Centro Meridionale (Arbus, Busachi, Desulo, Decimoputzu, Gonnosfanadiga, Gonnosnò, Guspini, Laconi, Meana, Monastir, Nuragus, Nuraminis, Pabillonis, Pimentel, Samatzai, Sanluri, Senorbì, Serramanna, Serrenti, Silius, Simala, Soleminis, S. Gavino Monreale, S. Giusta, S. Nicolò Gerrei, San Sperate, Tertenìa, Tuìli, Vallermosa, Villamassargia, Villanovafranca e Villasor). Si tratta per lo più di coperte, copri cassa e copri tavolo, copri cuscini, ornamenti per letto, tovaglie, asciugamani e bisacce

Intagli della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Intagli della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Per quanto riguarda i gioielli, invece, la raccolta vanta oltre 1200 pezzi, per lo più in argento, che documentano le più diffuse tipologie della tradizione popolare sarda in relazione all’abbigliamento, soprattutto festivo e femminile, con funzione specifica di accessori del vestiario o ornamenti della persona. La loro funzione assolve in genere all’uso pratico e a quello ornamentale; altre volte assume valenza simbolica e di differenziazione sociale e, come nel caso degli amuleti, anche una funzione magico-protettiva. Si tratta per lo più di catene, bottoni, cinture, amuleti e rosari.

Oggetti della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Oggetti della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

UTENSILI, MOBILI E INTAGLI – Oltre ai tessuti e ai gioielli, all’interno della collezione si annoverano anche diversi oggetti della cultura materiale d’uso quotidiano e di arredo domestico: alcune cassepanche, una serie di lampade a olio in terracotta policroma e in ottone, una zucca intagliata, lavori di legno e corno intagliati (cucchiai, taglieri, mestoli saliere ecc.), oltre a tre porta polvere da sparo in corno, una statuina di ceramica smaltata e una scarpa femminile proveniente da Oliena.

Cassapanca della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Cassapanca della Collezione Cocco (foto S.Novellu)

Ma sono proprio le cassepanche l’elemento più importante del repertorio di arredi tradizionali. Esse sono di varie dimensioni, quasi sempre in legno di castagno e con coperchio a ribalta, declinate delle due tipologie prevalenti: la lussurgese e la barbaricina.

Salvatore Novellu – © Tutti i diritti riservati

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