Lanusei. Sanificavano l’ospedale con sola acqua o con quantità minime di disinfettante: sette indagati

Salvatore

Lanusei. Sanificavano l’ospedale con sola acqua o con quantità minime di disinfettante: sette indagati

martedì 05 Ottobre 2021 - 10:05
Lanusei. Sanificavano l’ospedale con sola acqua o con quantità minime di disinfettante: sette indagati

I Carabinieri all'ospedale di Lanusei

Le indagini avevano avuto inizio del mese di gennaio di quest’anno  – da accuse di minacce di ignoti contro i vertici dell’ASSL e denunce incrociate, provenienti sia dai lavoratori della Società Cooperativa In Linea di San Cataldo (provincia di Caltanissetta), la quale (a fine anno 2020) era risultata aggiudicataria dell’appalto per la sanificazione, sia dai vertici dell’ASSL, relative a danneggiamenti dei macchinari utilizzati per la sanificazione, in secondo luogo a condotte inadempienti degli obblighi assunti – dalla Cooperativa – con l’aggiudicazione dell’appalto.

Dopo le prime testimonianze erano iniziate la perquisizione dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei e delle varie sedi della Guardia Medica e delle abitazioni di alcuni degli operai locali (tutti quanti residenti a Lanusei o in altri centri dell’Ogliastra) assunti dalla Cooperativa In Linea per svolgere il servizio di sanificazione, il sequestro penale a fini probatori dei macchinari, degli strumenti e delle sostanze usate – per lo svolgimento delle già menzionate attività – dai lavoratori della Cooperativa. La ASSL, intanto, aveva interrotto i rapporti contrattuali con la Cooperativa e aveva assegnato il servizio a un’altra società.

A conclusione delle attività d’indagine è emerso che venivano utilizzati macchinari per la sanificazione con solo acqua, senza l’additivo denominato Adantium Plus – richiesto dalla stazione appaltante come necessario (e peraltro unico di utilizzo consentito);  oppure diluendo in acqua un quantitativo del disinfettante Adantium Plus molto inferiore a quello previsto; oppure ancora diluendo in acqua un disinfettante diverso dall’Adantium, chiamato Gesan, non previsto e di minore efficacia e con caratteristiche di maggiore tossicità e conseguente pericolosità; e, infine, l’introduzione acqua o Gesan o miscele di questi due prodotti all’interno delle boccette consumate di Adantium, in modo di simulare il versamento nei serbatoi dei macchinari per la disinfezione. Tutto questo è avvenuto durante tutto il periodo di lotta alla diffusione della pandemia di Covid-19.

L0 scorso 2 ottobre i militari della Compagnia Carabinieri di Lanusei e della Stazione Carabinieri Capoluogo hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 7 persone di Lanusei: Sa. P. (classe 1984); S. P. (classe 1977); M. O. (classe 1985);  M. S.(classe 1980), Antonello Loi (classe 1993), R. S. (classe 1974) e M. F. (classe 1984), tutti indagati nelle attività coordinate dal magistrato Gualtiero Battisti della Procura della Repubblica di Lanusei  e condotte dai Carabinieri della Compagnia e della Stazione di Lanusei e dai Carabinieri del NAS di Sassari.

Il reato contestato è quello di inadempimento e frode in pubbliche forniture con riferimento all’appalto per la sanificazione dei locali dell’Ospedale di Lanusei e degli altri presidi territoriali (tra cui le sedi del Servizio di continuità assistenziale – Guardia Medica) di competenza dell’ASSL di Lanusei. Per il referente sul territorio inoltre il reato di minaccia grave.

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