Il porto di Arbatax entra nell’Autorità di sistema portuale

Salvatore

Il porto di Arbatax entra nell’Autorità di sistema portuale

giovedì 02 Settembre 2021 - 20:41
Il porto di Arbatax entra nell’Autorità di sistema portuale

Il porticciolo di Arbatax (foto S.Novellu)

Quello di Arbatax entra a far parte dei porti dell’Autorità di sistema portuale dei mari di Sardegna con il nuovo decreto legge: ora tutti i principali scali dell’isola sono sotto un’unica regia.

Il presidente Massimo Deiana spiega: “Non possiamo che essere felici visto che inseguivamo questo risultato da quattro anni. Attendiamo comunque il perfezionamento dell’iter normativo dal momento che finora abbiamo evitato interlocuzioni anche con comune e altre istituzioni proprio perché l’obiettivo non era stato ancora raggiunto. Si realizza un sistema di gestione più efficiente perché ora tutto è sotto un’ unica regia – continua Deiana – e questo potrà essere un vantaggio sotto il profilo degli investimenti e delle risorse per un porto dalle ottime potenzialità. Ci sono vecchi e nuovi problemi da risolvere ma è chiaro che mettere a correre su questa infrastruttura nuove risorse significa aumentare attrattività per le crociere, per il traffico passeggeri o per quello industriale. Non certo dall’oggi al domani, ma ci sono le basi per lavorare bene”.

Soddisfazione dal mondo politico regionale.

“Abbiamo sempre mantenuto desta attenzione – spiega il consigliere regionale Pd Salvatore Corrias– su questa vertenza con mozioni e interrogazioni e sollecitato a più riprese l’intervento del Ministro. Dopo tanto insistere, il porto di Arbatax è finalmente stato riclassificato. Non sarà più considerato uno “scalo rifugio” ma assurgerà alla dignità di “porto di seconda categoria e seconda classe” con indubbi vantaggi per il suo futuro”.

“Una prima grande battaglia vinta grazie all’impegno di tutti – spiega il deputato di FdI Salvatore Deidda – in primis dell’amministrazione e della comunità di Tortolì, che non hanno mai smesso di impegnarsi per raggiungere questo risultato. Siamo contenti perché – come Fratelli d’Italia – non abbiamo mai smesso di portare questa richiesta in Parlamento, attraverso interrogazioni e l’ordine del giorno approvato dal Governo e dal sottoscritto qualche mese fa, unitamente a quello della Commissione Trasporti”.

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