Soddu: “La Biblioteca Satta sia un’istituzione culturale del territorio con governance a Nuoro”

Sonia

Soddu: “La Biblioteca Satta sia un’istituzione culturale del territorio con governance a Nuoro”

giovedì 12 Agosto 2021 - 18:53
Soddu: “La Biblioteca Satta sia un’istituzione culturale del territorio con governance a Nuoro”

L'incontro alla Biblioteca Satta

NUORO. Una biblioteca che sia istituzione culturale di tutto il territorio e che tenga la sua governance nella sua città. Sono alcuni dei temi ribaditi dal sindaco Andrea Soddu nel corso del dibattito organizzato da “Progetto per Nuoro” ieri sera presso l’auditorium della biblioteca Sebastiano Satta.

«La nostra amministrazione ha a cuore il destino della biblioteca – ha detto il primo cittadino – e in questi anni abbiamo cercato come sempre di rispettare gli impegni, nonostante, è giusto sottolinearlo, abbiamo avuto qualche problema dovuto da una parte alla situazione finanziaria del Comune che in questi anni abbiamo provveduto a risanare in gran parte, dall’altra ci siamo ritrovati ad amministrare in un periodo di grandi cambiamenti per ciò che concerne la finanza pubblica. Questi aspetti ci hanno costretto a ridurre la nostra quota consortile a 108.000 euro, cifra che abbiamo sempre onorato, a breve approveremo la delibera di giunta che andrà a saldare il 2020 e il 2021.

Nel 2018 attraverso la legge regionale 40 abbiamo ricevuto un contributo straordinario per garantire alla biblioteca la quota di 293.000 euro per quella annualità. La Regione avrebbe dovuto modificare quella legge garantendo un contributo stabile di 500.000 euro e invece pochi mesi fa hanno approvato una legge che non solo ci nega quelle somme ma punta a togliere la governance agli Enti Locali in favore della regione stessa».

Sui nuovi scenari proposti dalla Regione con la legge 10 del 2021 il sindaco è categorico: «Lo definimmo un furto con destrezza a suo tempo e restiamo convinti che la Regione debba limitarsi al suo ruolo di programmazione garantendo le risorse, la biblioteca deve essere amministrata dal Comune, dalla Provincia e dagli Enti Locali del territorio, ossia dalle istituzioni che per definizione sono più vicine ai cittadini e che più delle altre rappresentano la volontà popolare, oggi la amministriamo noi, un domani saranno i nostri successori, quelli che sceglieranno i cittadini nuoresi con il voto. Il fatto che la legge 10/2021, che per inciso oltre a cancellare il contributo da 500.000 euro espropria il comune del suo patrimonio, sia passata quasi all’unanimità è la testimonianza di come in regione vogliano mettere le mani sulla biblioteca senza dare certezze di sopravvivenza ad un’istituzione che esiste dal 1945 grazie all’operato dei miei predecessori. Ci opporremo a questa legge in qualsiasi modo, anche raccogliendo le firme per un referendum qualora necessario».

«Per la nostra biblioteca puntiamo in alto – ha detto il primo cittadino – i modelli a cui ispirarci in giro per il mondo non mancano, pensiamo alla Danimarca dove davanti ad una riduzione del 60% delle biblioteche pubbliche hanno attuato cinque linee d’azione per il rinnovamento: open library con servizi self-service per ampliare l’orario di apertura, ispirazione e formazione permanente dell’utente, biblioteca digitale, partnership con altre istituzioni e preparazione del personale. Oppure a Bologna la Sala Borsa accoglie circa 5mila persone al giorno, che entrano per leggere un libro, guardare un film, sfogliare un giornale, non restare sole».

«Le idee, le visioni e gli esempi virtuosi sono davanti a noi e siamo pronti a collaborare con tutti gli attori del territorio ma per poterli attuare è necessario avere una dotazione finanziaria che la Regione deve garantire come la garantisce per altre strutture presenti in città senza pretenderne la gestione diretta. Il nostro – conclude Andrea Soddu – non vuole essere un atteggiamento ostile nei confronti della politica regionale, anzi, chiediamo ai nostri rappresentanti a Cagliari di qualsiasi colore politico di starci vicino e di intraprendere qualsiasi azione volta a far crescere la nostra biblioteca e di farsi portavoce di un’iniziativa per incrementare i finanziamenti di un’istituzione che è strategica non solo per la città ma per tutto il centro Sardegna».

«Per la nostra biblioteca puntiamo in alto – ha detto il primo cittadino – i modelli a cui ispirarci in giro per il mondo non mancano, pensiamo alla Danimarca dove davanti ad una riduzione del 60% delle biblioteche pubbliche hanno attuato cinque linee d’azione per il rinnovamento: open library con servizi self-service per ampliare l’orario di apertura, ispirazione e formazione permanente dell’utente, biblioteca digitale, partnership con altre istituzioni e preparazione del personale. Oppure a Bologna la Sala Borsa accoglie circa 5mila persone al giorno, che entrano per leggere un libro, guardare un film, sfogliare un giornale, non restare sole».

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