Circolo Peppino Catte: “Perché il Comune non affida la Casa Satta all’omonima biblioteca?”

Salvatore

Circolo Peppino Catte: “Perché il Comune non affida la Casa Satta all’omonima biblioteca?”

venerdì 18 Giugno 2021 - 09:23
Circolo Peppino Catte: “Perché il Comune non affida la Casa Satta all’omonima biblioteca?”

Nuoro, piazza Sebastiano Satta (foto S.Novellu)

NUORO. Da tempo il tema delle sorti della casa natale di Sebastiano Satta a Nuoro alimentano un forte dibattito da parte di chi trova inappropriata la destinazione d’uso decisa dall’amministrazione Soddu, che intenderebbe allestirvi l’Ufficio turistico del Comune anziché realizzarvi una casa museo, ragione per la quale, decenni addietro fu acquistata dalle precedenti amministrazioni.

Dopo un incontro avvenuto avantieri pomeriggio, da una parte l’assessore al Turismo Luigi Crisponi ha annunciato che la scelta sarebbe stata affidata alla cittadinanza (APPROFONDISCI) mentre i più scettici hanno anticipato la decisione organizzando una raccolta firme per scongiurarne l’utilizzo come info-point (APPROFONDISCI).

L'interno della Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

L’interno della Biblioteca Satta (foto S.Novellu)

Sulla questione interviene anche il locale Circolo Peppino Catte con una nota:

“L’importanza di Casa Satta viene enfatizzata dalla gratitudine che Costantino Nivola rivolse a Sebastiano. La giunta Soddu insiste nell’inserire in quest’affascinante contesto un ufficio turistico, ignorando la biblioteca Satta (Via Giorgio Asproni, 8) che porta il suo nome. Da anni la biblioteca attende una risposta, si è resa disponibile per ottenere la casa e ha addirittura presentato progetti: dal Comune tutto tace!

La domanda sorge spontanea: perché? La giunta Soddu rimane sulla stessa linea di pensiero e ha le orecchie tappate, non tiene conto dei benefici: oltre a una casa museo in una piazza-monumento e tutto quello che una biblioteca può offrire, quest’ultima vorrebbe sviluppare la memoria digitale (un grande passo avanti) e far laureare gli studenti sulla sedia di Sebastiano Satta trasmettendo così la cultura in maniera ‘ereditaria’!

Casa Sebastiano Satta, collocata in una delle piazze più belle d’Europa, diventerebbe centro culturale e punto di riferimento per il nostro territorio, includendo anche l’adiacente Casa di Salvatore Satta. Quale miglior luogo storico per creare cultura sia presente che futura? Perché la biblioteca (che attualmente è parte del comune) viene ignorata? A che scopo? La giunta parla di dialogo e confronto ma non lo si cerca, né con la biblioteca né con i cittadini, e neanche lo si ascolta! Perché?”.

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