Covid. Primi tre vaccini eseguiti allo Spallanzani

Salvatore

Covid. Primi tre vaccini eseguiti allo Spallanzani

domenica 27 Dicembre 2020 - 09:08
Covid. Primi tre vaccini eseguiti allo Spallanzani

Si tratta di un medico, un infermiere e un OSS

La professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli, alle ore 7,20 sono stati i primi in Italia a ricevere il vaccino anti Covid-19 stamane all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma.

Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su twitter nel giorno del V-Day in Italia e in Europa.

«È una giornata che aspettavamo a tempo – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza subito dopo le prime tre vaccinazioni alla Spallanzani di Roma. Arriva la luce ma bisogna resistere ancora alcuni mesi. Non e’ finita ancora e serve sempre il rispetto delle regole».

«Oggi è una giornata di speranza, ma ci aspettano ancora mesi di una dura battaglia – ha detto il leader del Pd e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti allo Spallanzani dopo i primi vaccini. Oggi è l’inizio di una fase nuova – ha aggiunto – ma sarà lunga per ottenere dei risultati, perché andranno vaccinate milioni di persone. Serve una campagna di massa che arriverà alle persone tra qualche mese».

Le 9.750 dosi di vaccino Pfizer-BioNTech consegnate a tutti i Paesi europei oggi per il vaccino day sono in numero “simbolico”. La distribuzione vera e propria – fa sapere il ministero della Salute in una nota – partirà dalla settimana che inizia il 28 dicembre e all’Italia arriveranno circa 470mila dosi ogni settimana.

«Il vaccino è gratuito per tutti ma non obbligatorio». Così il commissario straordinario Domenico Arcuri. «Penso – ha aggiunto – che i numeri dei vaccinati saranno molto piuù alti di quello che pensiamo. Gli italiani sono molto migliori di come proviamo a rappresentarli».

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