Sardegna zona Gialla ma questo non significa che il Covid non stia facendo il proprio corso anche qui. Mentre nell’Isola i contagi sono da giorni sopra quota 400, nel Marghine e in Planargia la situazione continua a essere allarmante. L’allarme, tra l’altro, è amplificato per il fatto che il contagio è molto diffuso in età scolare, sia tra gli alunni che tra le maestre.

“Il numero attuale di positivi a Macomer è pari a 50 persone – scrive il sindaco Succu in una nota. Dobbiamo purtroppo, con somma tristezza, comunicare il decesso odierno di uno dei 5 concittadini ricoverati presso le strutture ospedaliere. L’ATS ha inoltre comunicato i nominativi di n. 14 persone poste in sorveglianza attiva in attesa di diagnosi. Tale dato va a sommarsi al numero di persone in isolamento, comprendente tutti gli alunni delle classi per cui è stato disposto l’isolamento fiduciario e l’attivazione della Didattica a Distanza, il personale scolastico e le persone conviventi con soggetti positivi. Questi numeri tengono conto sia delle comunicazioni pervenute dall’ATS che delle diverse segnalazioni che stanno arrivando da parte dei nostri concittadini allo Sportello Emergenza Covid comunale, pertanto sono in continuo aggiornamento. Non abbiamo ricevuto ulteriori comunicazioni in merito alla “negativizzazione” di pazienti precedentemente positivi, per cui il conteggio delle persone attualmente positive potrebbe in realtà ancora includere soggetti ormai guariti”.

Un po più “leggera” la situazione a Bosa, dove nel fine settimana si sono registrati 15 casi di positività; contemporaneamente, per fortuna, “È arrivata però anche una bella notizia -scrive il sindaco di Bosa Casula in una nota: la studentessa che frequenta le Scuole superiori di Macomer si è finalmente negativizzata. Di conseguenza il numero complessivo delle persone positive al Covid-19 in città è pari a 4. Purtroppo però si evidenzia che molti di questi sono ragazzi e l’età media quindi si è abbassata di molto. Di questi 14 casi due hanno sintomi importanti, altri tre hanno superato la fase critica”.

“Ecco perché – prosegue il Primo cittadino – considerato che tra questi ci sono alunni e maestre, si è presa la decisione di sospendere le lezioni fino a mercoledì. Nel mentre il Comune si è fatto carico, a partire da domani, di sanificare tutti gli edifici scolastici di competenza (materne, elementari e medie) per far trovare pronte e sicure le aule ai bambini e ragazzi al loro rientro a Scuola. Il caso accertato a Montresta è quello che desta più preoccupazione, considerato che dopo un primo ricovero presso l’ospedale di Bosa solo dopo 24 ore si è riusciti trovare un posto ibero e trasferirlo al San Martino, per essere sottoposto alle cure e trattamenti necessari. Questo è il classico esempio del perché stiamo raccomandando il massimo rispetto delle prescrizioni: il numero dei positivi aumenta giorno per giorno, così come diminuisce contemporaneamente il numero dei posti letto delle terapie intensive e semi intensive. Dobbiamo evitare comportamenti a rischio, con l’obiettivo di non intasare gli ospedali e i
Pronto Soccorso: anche un piccolo incidente stradale o al lavoro può creare disagio, distogliendo personale che è impegnato sul fronte Covid-19 e su tutte le altre patologie. Ecco perché in Sardegna oggi si deve ragionare come un unico grande Ospedale, unendo le ‘orze e sfruttando tutte le potenzialità delle strutture periferiche”.

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