Nuoro. Il Coc si riunisce per fare il punto sull’emergenza sanitaria da Covid-19

Sonia

Nuoro. Il Coc si riunisce per fare il punto sull’emergenza sanitaria da Covid-19

mercoledì 05 Agosto 2020 - 10:02
Nuoro. Il Coc si riunisce per fare il punto sull’emergenza sanitaria da Covid-19

La riunione del Coc a Nuoro

La riunione è stata l’occasione per fare il punto sull’attuale situazione in città e illustrare i provvedimenti adottati fino al 31 luglio a sostegno dei cittadini, con un’attenzione particolare alle fasce più deboli e a rischio: questo l’obiettivo del Centro operativo comunale di Nuoro, nel vertice di ieri in Municipio.

Si tratta dell’organismo della protezione civile organizzato dai primi giorni di marzo per far fronte all’emergenza sanitaria e alle conseguenze economico-sociali che ne sono derivate. Oltre al sindaco, che svolge il ruolo di coordinamento, del Coc fanno parte i responsabili degli uffici comunali, la Assl, i Vigili del Fuoco, le associazioni di volontariato e protezione civile, Forestas, la polizia locale, la Brigata Sassari.

Uno dei settori dell’amministrazione maggiormente coinvolti è stato quello dei Servizi sociali. Come infatti ha sottolineato la dirigente Maria Dettori, circa il 15 per cento della popolazione nuorese si è trovata ad affrontare improvvise difficoltà economico-sociali, che si sono tradotte in migliaia di interventi in aiuto alle famiglie e ai singoli cittadini, riepilogati in un Report Assl  illustrato ai presenti dalle dottoresse Antonella Murgia e Maria Giovanna Devias. In particolare l’azione del settore si è svolta attraverso la rete “AttiviSolidali”, una struttura creata ad hoc a cui hanno collaborato Croce Rossa, Volontari antincendio boschivo (Vab) e  ProCiv nuorese, ma che nella fase iniziale dell’emergenza ha potuto contare anche sul supporto di altri 8 sodalizi cittadini che hanno subito messo a disposizione 60 volontari per effettuare consegne a domicilio di generi alimentari e beni di prima necessità.  Altri interventi hanno riguardato l’istituzione di una linea telefonica d’ascolto curata da Progetto Uomo, la creazione di un servizio di accoglienza per le persone senza fissa dimora e per quelle in quarantena presenti temporaneamente in città.

Alla riunione era presente anche la direttrice dell’Assl, Grazia Cattina, che ha spiegato come nella gestione sanitaria dell’emergenza si sia creata «una rete di collaborazione tra varie figure professionali. Secondo il report fornito dall’azienda, dal 7 marzo al 19 giugno nell’area socio-sanitaria di Nuoro sono stati effettuati 5377 tamponi rino-faringei, 75 dei quali sono stati rilevati positivi al Sars-Cov-2, 23 nel capoluogo (alcuni dei quali si sono poi rivelati falsi positivi). Nel reparto Covid allestito nell’ospedale San Francesco sono transitati in tutto 40 pazienti.

La Municipale ha svolto un ruolo strategico durante la quarantena: stati resi noti dal comandante Tonino Frogheri, premettendo che i cittadini nuoresi, rispetto ad altre realtà, si sono comportati in maniera responsabile. A marzo sono stati effettuati 3300 controlli, tra attività commerciali e singole persone. Nel mese di aprile sono saliti a 8300, mentre a maggio sono stati 6500.

Il dirigente di “è-Comune” Francesco Serra ha spiegato gli interventi effettuati dalla società in aggiunta alle quotidiane funzioni di raccolta dei rifiuti, tra cui il ritiro degli stessi direttamente dalle abitazioni (nei casi di cittadini in isolamento domiciliare) e la sanificazione delle strade cittadine (curata anche da vigili del fuoco e ProCiv nuorese).

Il comandante dei Vigili del fuoco Antonio Giordano  ha spiegato che all’inizio la priorità è stata quella di salvaguardare la salute del personale per poter poi assistere al meglio la popolazione. Oltre all’attività istituzionale, si è dovuto sopperire ad altre esigenze, come la sanificazione delle strade, il trasporto di pazienti che dovevano essere sottoposti a cure o visite mediche e la consegna di dispositivi di protezione individuale.

L’attività di comunicazione è partita il primo giorno in cui si è riunito il Coc, il 10 marzo. I canali principali di informazione sono stati tre: la pagina Facebook Protezione Civile – Comune di Nuoro, le relazioni con i media locali e regionali e il sito istituzionale dell’amministrazione.

Durante il primo mese di attività, da marzo al 30 aprile il settore comunicazione ha ricevuto una media di 500 messaggi al mese da parte della cittadinanza.

Collegato in teleconferenza il direttore generale della Protezione civile regionale, Antonio Belloi, ha sottolineato il grande impegno di tanti durante il periodo più difficile della crisi sanitaria in Sardegna, in particolare dei volontari di Protezione civile. «La gestione dell’emergenza da parte del Comune di Nuoro è stata ottima – ha affermato Belloi -, per la lungimiranza dimostrata nel mettere in piedi una comunicazione costante con i cittadini e per aver fatto da precursore nello stilare per prima un piano di protezione civile pandemico».

«Come sindaco ringrazio ogni componente del Coc che in questi mesi ha svolto un lavoro eccezionale», ha dichiarato Andrea Soddu, specificando che il centro operativo dovrà rimanere aperto per la presenza di casi positivi in città.

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