Coronavirus. Milioni di bottiglie di vino invendute: produttori sardi in ginocchio

Sonia

Coronavirus. Milioni di bottiglie di vino invendute: produttori sardi in ginocchio

giovedì 23 Aprile 2020 - 13:34
Coronavirus. Milioni di bottiglie di vino invendute: produttori sardi in ginocchio

Manifestazione enologica (foto S.Novellu)

Vendite azzerate, giacenze in aumento, liquidità a picco, insoluti in crescita.

La crisi colpisce duramente i vini IGT, DOC e DOCG della Sardegna. I produttori scrivono al Presidente Solinas: «Necessarie strategie per la tutela e il rilancio del settore. Intervenire anche su fondi e comunicazione».

Manifestazione enologica (foto S.Novellu)

Manifestazione enologica (foto S.Novellu)

È una crisi devastante quella che sta affrontando anche il mondo vitivinicolo della Sardegna. Alle vendite che registrano un calo anche del 90%, con l’azzeramento degli ordini da hotel, ristoranti e catering, e la pesante contrazione nella Grande Distribuzione Organizzata, si uniscono anche i problemi legati alla carenza di liquidità, all’incremento degli insoluti e all’aumento delle giacenze, fattori che lasciano intravedere un prossimo crollo dei prezzi e relativo danneggiamento dei settori Primario e della trasformazione. Un settore, quello del vino sardo che, negli ultimi anni, ha sofferto anche per gli eventi calamitosi che, negli ultimi anni, ne hanno fortemente limitato produzioni, sviluppo e vendite.

Manifestazione enologica (foto S.Novellu)

Manifestazione enologica (foto S.Novellu)

Ed è per far conoscere questa grave situazione del comparto e lanciare una richiesta d’aiuto che i Presidenti di tutti gli 8 Consorzi di Tutela Vini IGT, DOC e DOCG della Sardegna.

Alessandra Seghene per il Consorzio di tutela Erga Omnes “Terre di Romangia” Romangia igt e Moscato di Sorso Sennori Doc, Giovanni Porcu per il Consorzio di tutela Erga Omnes Malvasia di Bosa doc, Daniela Pinna per il Consorzio di tutela Erga Omnes Vermentino di Gallura Docg, Mario Moro per il Consorzio di tutela Erga Omnes Alghero doc, Giovanni Pinna Consorzio di tutela Vermentino di Sardegna doc, Emanuele Garau per il Consorzio di tutela Cannonau di Sardegna doc, Francesca Argiolas per il Consorzio di tutela Vini di Sardegna doc, Sandro Murgia per il Consorzio di tutela Erga Omnes vini di Cagliari, in rappresentanza dei produttori sardi.

 14887 ettari coltivati, su un totale regionale di 27293, con 312mila ettolitri prodotti, l’80% del totale regionale di 526mila, con la produzione di eccellenze vinicole che per il 37% vengono vendute ed esportate in ben 19 Paesi del Mondo (dati anno 2017 fonte LAORE)

«Ricordiamo anche come la viticoltura, come tutto il settore agricolo, non possa essere fermata o “chiusa” – proseguono – e di come necessiti della continua attività degli addetti, per le attività colturali e per le lavorazioni, con conseguenti costi di conduzione». Le imprese vitivinicole, per questo, nella missiva inoltrata al Presidente Solinas chiedono «di concertare le azioni con gli Assessorati Agricoltura e Turismo, anche per creare un piano di comunicazione che sostenga la ripartenza del settore e lo rilanci in Italia e all’estero, e un “Piano Marshall” che garantisca liquidità alle aziende e le ponga in condizione di affrontare la ripresa».

Poi le Cantine propongono tre “misure” fondamentali per la ripresa del comparto he interesserebbero la parte “agricola”, “finanziaria” e “promozionale”. Tra le proposte degli imprenditori sulle “misure agricole”, ci sono il congelamento delle risorse del PNS non impegnate nell’anno finanziario 2019-2020, l’aumento della quota di contributo dal 40 ad almeno il 60% per incentivare le imprese ad investire, la velocizzazione e sburocratizzazione delle pratiche in corso di valutazione, la proroga delle scadenze di 12 mesi e l’annullamento di tutte le sanzioni per chi non ha concluso e rendicontato le pratiche entro i tempi previsti, e una maggiore flessibilità sui mercati, con la possibilità di poter modificare, utilizzare e trasferire le misure già finanziate per i paesi extracomunitari, estendendole ai paesi della comunità europea. Un punto importante per le Cantine è quello sulle eccedenze di vino per l’annata 2019.

«Chiediamo che la Regione Sardegna si attivi presso il Ministero e la Comunità Europea per richiedere un aumento delle riserve (quota di vino utilizzabile su altre annate, attualmente pari al 15%, portandola fino al 30%) – scrivono i Produttori nella lettera – questa misura, a costo zero, permetterebbe di incamerare una quota di riserva utile in particolare a sopperire alle esigenze di mercato di vini come il Vermentino, la cui produzione è stata fortemente danneggiata dalle gelate». Una richiesta arriva anche per sostenere il comparto vitivinicolo a livello produttivo e di prezzo prodotto.

«Ci sarà uno shock per l’immissione sul mercato di milioni di bottiglie invendute, in presenza di domanda scarsa – continuano – con conseguente crollo dei prezzi. Bisogna pensare a contributi in favore della riduzione facoltativa di prodotto immesso sul mercato, finanziando politiche qualitative di diradamento in pianta o di vendemmia verde. Non possiamo deprezzare, c’è di mezzo la vita delle aziende».

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