Prato Sardo. Leonardo Moro: “5 anni di promesse tradite, serve un piano di recupero”

Sonia

Prato Sardo. Leonardo Moro: “5 anni di promesse tradite, serve un piano di recupero”

giovedì 05 Marzo 2020 - 10:02
Prato Sardo. Leonardo Moro: “5 anni di promesse tradite, serve un piano di recupero”

Leonardo Moro (foto S.Novellu)

In seguito all’incontro pubblico di ieri durante il quale gli operatori di Prato Sardo hanno chiesto risposte chiare e risolutive per salvare la Zona Industriale, ormai al collasso, Leonardo Moro, ex vicesindaco di Nuoro ha dichiarato: «Esattamente un mese fa l’accorato sollecito dell’Associazione degli industriali di Nuoro rivolto all’Amministrazione Comunale per occuparsi delle problematiche di Prato Sardo. Si volevano smuovere le acque stagnanti  per affrontare l’annosa crisi dell’area industriale e artigianale di Nuoro; mi resta il dubbio su quale credibilità dare, dopo anni di assordante silenzio, all’esito di un Consiglio comunale che si pronuncerebbe comunque in “zona Cesarini” su un tema fondamentale per l’economia nuorese e dell’intero territorio.
Questa amministrazione – ha spiegato Moro – ha colpevolmente taciuto per anni, anche quest’ultimo mese; ha trascurato l’ascolto delle istanze degli operatori, non ha adempiuto ai suoi doveri di gestione dell’area, al ruolo di facilitatore della localizzazione e per la permanenza delle imprese, non ha svolto alcuna efficace politica fiscale agevolativa, ha peggiorato la gestione dei rifiuti e aggravato la condizione tariffaria; ha persino negato l’evidenza di una situazione ambientale fortemente compromessa che pone a rischio la salubrità dell’intera area.
Oggi, la stessa Associazione degli Industriali assieme gli operatori, rincarano la dose rivendicando decisioni e mostrando delusione e incredulità per tanto disinteresse».
L’ex Vicesindaco, che ha evidenziato che l’area di Prato Sardo è in totale abbandono da ormai troppo tempo, ha una proposta: «serve un urgente e concreto piano di recupero, un reciproco affidamento per un confronto serio e costante con gli operatori per la bonifica e il recupero dell’area. Il Comune ha il dovere di guidare questo percorso, è una precondizione per cercare di salvare il salvabile dopo 5 anni di promesse tradite, incuria e inerzia. A questo scopo servono energie nuove e voglia di occuparsi dei problemi con competenza e visione. Solo una nuova e diversa Amministrazione – ha precisato Leonardo Moro – può affrontare tali problemi con credibilità e autorevolezza, lo sappiamo tutti».
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