Agnello IGP. Sardegna prima Regione per valore generato nella filiera delle carni fresche

Sonia

Agnello IGP. Sardegna prima Regione per valore generato nella filiera delle carni fresche

giovedì 05 Marzo 2020 - 10:48
Agnello IGP. Sardegna prima Regione per valore generato nella filiera delle carni fresche

La Sardegna, grazie all’Agnello Igp è la prima Regione italiana per valore generato nella filiera delle carni fresche IG e Sassari è la prima provincia: questo è quanto emerso dal rapporto 2019 Qualivita-Ismea sui prodotti agroalimentari a marchio.

La nostra Isola è anche la Regione tra food e wine a marchio che cresce di più tra il 2017 e 2018  in valore economico generato, con un + 32,5%, 408milioni nel 2018 rispetto ai 308milioni del 2017, classificandosi al decimo posto.

La Sardegna si classifica anche tra le prime otto regioni per quanto riguarda esclusivamente  il food, 271milioni rispetto a 191milioni del 2017: una crescita record in percentuale del 41,4%.
Sassari si è distinta invece come provincia italiana  nella crescita tra il 2017 e 2018 con un + 41 milioni di euro che le fa guadagnare al quarto posto insieme a Taranto.
Il rapporto 2019 Qualivita-Ismea  mostra con chiarezza che tutte le province in Italia hanno una ricaduta economica generata dalle filiere DOP IGP Food e/o Wine, in un sistema che crea  valore diffuso fra piccole realtà produttive e grandi distretti, anche se la concentrazione del valore è maggiore soprattutto in 5 regioni del Nord: Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana.
Il settore della carni fresche certificate registra l’aumento di operatori e produzioni: nell’Isola l’agnello di Sardegna è l’unica Igp che sale sul podio (come regione) in Italia, per valore generato (26,8 milioni di euro), seguita da Toscana (18,9 mln), Lazio (11,7 mln), Marche (9,6 mln) e Umbria (9,4 mln). La Sardegna porta a casa anche il primo posto come provincia Italiana con Sassari.
Le carni fresche certificate DOP IGP hanno registrato una produzione di oltre le 14mila tonnellate per un valore all’origine di 91 milioni di euro (+2,8% su base annua) e di 195 milioni al consumo (-0,9%) e con 10.370 operatori.

Il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP è la produzione principale il cui valore alla produzione sfiora i 48 milioni di euro, segue l’Agnello di Sardegna IGP (26,8 mln), l’Abbacchio Romano IGP (9,8 mln), l’Agnello del Centro Italia IGP (4,5 mln) e la Cinta Senese DOP (2,4 mln).
«Il rapporto Qualivita – Ismea conferma ancora una volta il valore aggiunto del marchio Igp e del nostro agnello per l’economia del territorio sardo – ha affermato il presidente del Consorzio di tutela dell’agnello di Sardegna Igp Battista Cualbu -. E lo è anche come garanzia per i consumatori che sanno di acquistare un prodotto genuino, sostenibile di cui si conosce l’origine».
«Sono dati importati che arrivano da una fonte autorevole – ha spiegato il direttore del Contas Alessandro Mazzette -. Questo ci sprona ancora di più a proseguire e migliorare il lavoro messo in campo dal Consorzio a tutela del prodotto e di conseguenza del produttore e del consumatore».

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