Italia. In arrivo 12 milioni per garantire un futuro agli orfani delle vittime di femminicidio

Sonia

Italia. In arrivo 12 milioni per garantire un futuro agli orfani delle vittime di femminicidio

lunedì 25 Novembre 2019 - 11:37
Italia. In arrivo 12 milioni per garantire un futuro agli orfani delle vittime di femminicidio

Oggi è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, una ricorrenza istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione numero 54/134.

In questa data si celebrano tutte le  attività a sostegno delle donne, sempre più vittime di violenze, molestie, fenomeni di stalking e aggressioni, sopratutto tra le mura domestiche.

La violenza di genere ha molti volti e sfaccettature, alcuni quasi invisibili; uno di questi è il dramma dei figli delle vittime di femminicidio, vittime anch’essi due volte, per la tragedia umana e per una legge inapplicata per mancanza dei decreti attuativi, che ha il compito di tutelarli.

Proprio in queste ore è arrivata una notizia che fa ben sperare: il ministero dell’economia ha sbloccato i 12 milioni del fondo per gli orfani che finanzieranno borse di studio, spese mediche, formazione e inserimento al lavoro.

Anna Maria Busia, avvocata ed ex consigliera regionale ha espresso la sua soddisfazione; è suo, infatti, il testo della bozza sulla proposta di legge, approvata a dicembre del 2017 ed entrata in vigore a gennaio del 2018 che ha visto primi firmatari i sardi Roberto Capelli e Luciano Uras.

«Finalmente qualcosa si è sbloccato e proprio a ridosso della data significativa del 25 novembre – ha commentato Anna Maria Busia  – con quei 12 milioni ora disponibili certo non si può compensare quel carico di dolore, ma ci sono vite da ricostruire, dolori e traumi da rielaborare e serve un sostegno, perché un giorno “da grandi” verranno a sapere cosa è successo e cosa c’è all’origine della loro sofferenza. Verità dure che sono state nascoste per protezione».

L’avvocato Busia si è pronunciato anche sulla vicenda di Dina Dore, la donna di Gavoi uccisa il 26 marzo 2008 nel garage di casa ed il cui caso è di nuovo sotto i riflettori perchè la madre e le due sorelle di Francesco Rocca, il dentista condannato all’ergastolo in via definitiva come mandante dell’omicidio della moglie, hanno presentato due cause civili, che lo  spoglierebbero dei beni dei quali è intestatario.

In questo modo non sarebbe possibile assicurare alla figlia dodicenne il risarcimento garantito dalla legge agli orfani minorenni di femminicidio; Graziella Dore, sorella della vittima, a cui la ragazzina è stata affidata, ha deciso di combattere per i diritti della nipote.

«Capita ogni volta ed ogni volta mi assale l’indignazione – ha affermato l’avvocato Busia – con i figli delle vittime privati di tutto. Tutto affidato all’infinito amore delle famiglie a cui vengono dati in affido».

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