Orani. Scoperta piantagione di marijuana ai piedi del Monte Gonare: “coltivatori” in fuga

Salvatore

Orani. Scoperta piantagione di marijuana ai piedi del Monte Gonare: “coltivatori” in fuga

giovedì 26 Settembre 2019 - 13:52
Orani. Scoperta piantagione di marijuana ai piedi del Monte Gonare: “coltivatori” in fuga

Carabinieri all'interno della piantagione di marijuana a Orani

Una piantagione di marijuana è stata scoperta dai Carabinieri della Compagnia di Ottana nei giorni scorsi in località “Zolenardu”, ai piedi del Monte Gonare, nelle campagne di Orani.

Sul posto sono intervenuti i militari appartenenti all’Aliquota Operativa ed alle Stazioni della Compagnia di Ottana, al Reparto Operativo del Comando Provinciale di Nuoro, allo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna di Abbasanta, alla Squadriglia Anticrimine “S’arcu e Tascusi” della Compagnia di Tonara, e un elicottero dell’ 11° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Elmas.

Carabinieri all'interno della piantagione di marijuana a Orani

Carabinieri all’interno della piantagione di marijuana a Orani

L’arrivo dell’elicottero e dei Carabinieri sul sito ha però determinato la rocambolesca e precipitosa fuga nei boschi dei malviventi che avevano organizzato un apposito e preciso servizio di avvistamento e sorveglianza del sito. Venivano immediatamente eseguite battute e rastrellamenti nelle campagne circostanti per diversi giorni, che al momento hanno dato esito negativo. Le ricerche dei fuggitivi sono tutt’ora in corso su tutto il territorio.

La piantagione, sita in una zona non facilmente accessibile, era composta da oltre 800 piante in pieno stato di maturazione di altezza compresa tra i 130 e i 190 cm ed era servita da un complesso sistema di fertirrigazione alimentato con oltre 300 metri di condotta proveniente da un pozzo a valle da cui l’acqua veniva aspirata mediante una pompa sommersa elettrica, alimentata a sua volta da un potente gruppo elettrogeno.

Nella zona immediatamente vicina al bosco, attraverso dei tendoni verdi, era stata realizzata una struttura deputata all’essicazione ed alla preparazione delle infiorescenze in cui erano stati appesi ad essiccare centinaia di rami fruttiferi ed era già iniziata l’attività di raccolta dello stupefacente pronto ad essere spacciato.

Inoltre in zona soprelevata rispetto all’illecita coltivazione, sempre in mezzo al bosco, è stata individuata una casetta in legno prefabbricata appositamente costruita per essere utilizzata per la guardiania, l’avvistamento e la permanenza in loco, dotata di cucina ed utensili da campo, letto gonfiabile da campeggio, con all’interno i generi alimentari necessari ed al cui esterno era stata realizzata anche una doccia mediante borse per doccia solare da campeggio.

Il raccolto della piantagione se fosse giunto sul mercato avrebbe potuto fruttare circa 400 mila euro.

La distruzione dello stupefacente ed il sequestro di tutti i materiali ha impegnato per più giorni i Carabinieri con il supporto di uomini e mezzi di Forestas e del Corpo Forestale Regionale. A seguito dei primi riscontri d’indagine è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti aggravata dall’ingente quantitativo, un allevatore 39enne di Orani risultato essere l’utilizzatore del terreno in cui era stata impiantata l’illegale coltivazione. Sono ancora in corso accertamenti e indagin tesi a stabilire l’identità degli illeciti coltivatori.

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