Atto intimidatorio nei confronti del sindaco di Galtellì: distrutti oltre 600 ceppi del vigneto di famiglia

Sonia

Atto intimidatorio nei confronti del sindaco di Galtellì: distrutti oltre 600 ceppi del vigneto di famiglia

giovedì 24 Gennaio 2019 - 18:16
Atto intimidatorio nei confronti del sindaco di Galtellì: distrutti oltre 600 ceppi del vigneto di famiglia

Il vigneto distrutto e il sindaco di Galtellì Giovanni Santo Porcu

Un gesto inspiegabile nei confronti di un primo cittadino amatissimo e rispettato dalla propria comunità. Nei giorni scorsi dei balordi sono entrati all’interno del vigneto di famiglia del sindaco di Galtellì Giovanni Santo Porcu, devastandolo completamente e distruggendo circa 600 ceppi. L’amara scoperta è stata fatta solo ieri mattina personalmente dall’amministratore

«Non so cosa ci possa essere all’origine di un gesto come questo, commenta il Sindaco, da noi raggiunto telefonicamente, in undici anni di esperienza amministrativa non ho mai subito atti intimidatori, anzi, mi sono sempre mostrato solidale verso i colleghi che ne sono stati vittime».

Giovanni Santo Porcu, lo scorso anno è arrivato al suo terzo mandato e attualmente è candidato per le prossime regionali. In questi anni il piccolo centro della Baronia è stato, anche politicamente, un’oasi di tranquillità amministrativa quindi questo atto rimane un episodio isolato e non indice di un malcontento della comunità che stima e apprezza l’attività del Sindaco, molto attivo anche sui social per tutte le comunicazioni.

«Mi spiace – prosegue Porcu – perché ho ereditato questo vigneto da mio suocero e ci tenevo particolarmente, non so cosa voglia chi ha compiuto questo gesto ma io sono sempre stato aperto al dialogo».

Porcu, però, non getta la spugna e ribadisce: «ho la mia comunità che mi appoggia e non è la prima volta che ho segni di stima e solidarietà».

Intanto gli attestati di solidarietà arrivano anche dal mondo della politica: «Assicuro vicinanza e solidarietà all’amico Sindaco di Galtelli Giovanni Santo Porcu colpito in modo irriguardoso e con una violenza immotivata.  Al contempo, amareggiati dall’episodio, garantiscono sostegno  i Riformatori Sardi del Comitato territoriale di Nuoro» afferma il consigliere regionale dei Riformatori Luigi Crisponi.

Per il sindaco di Nuoro Andrea Soddu questo è l’ennesimo segnale di una pericolosa deriva antidemocratica che vede gli amministratori locali nel mirino di attentatori anonimi che tentano di destabilizzare la vita delle comunità della Sardegna. «Quanto accaduto dal nostro collega è inaccettabile, ormai sono anni che chiediamo tutela per la sicurezza e per il ruolo degli amministratori locali e per tutta risposta assistiamo a un continuo e progressivo abbandono dello Stato che chiude i suoi presidi nelle nostre comunità. In attesa che si muova qualcosa e alle tante parole seguano i fatti, esprimo la mia solidarietà come presidente del CAL a nome di tutti i sindaci della Sardegna e auspico che la comunità di Galtellì si schieri accanto al suo primo cittadino contro ogni forma di violenza e a favore di una cultura del dialogo e dell’ascolto».

Sull’episodio indagano i Carabinieri

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