Uccide il padre a forbiciate e si autodenuncia alla mamma e alla sorella

Salvatore

Uccide il padre a forbiciate e si autodenuncia alla mamma e alla sorella

sabato 07 Luglio 2018 - 14:03
Uccide il padre a forbiciate e si autodenuncia alla mamma e alla sorella

La villetta di Soleminis teatro della tragedia

Protagonista della vicenda Matteo Carboni, 29 anni, che ieri sera in seguito ad una lite con il padre, Valentino Carboni, di 52 anni, lo ha ucciso ferendolo alla gola con delle forbici da sarto.

Gli agenti della Squadra mobile di Cagliari hanno lavorato tutta la notte per ricostruire quanto accaduto ieri sera nell’abitazione di via Mitza ‘e Murgia a Soleminis, a circa 20 chilometri da Cagliari. All’origine del delitto ci sarebbero i problemi  di instabilità di cui era affetto il giovane, seguito da tempo dai servizi sociali del Comune.

L’omicidio si consuma in pochi istanti. Intorno alle 21 Valentino Carboni torna a casa e inizia a discutere quasi subito con il figlio. Una delle tante liti già avute anche in passato. Il 29enne, in preda alla rabbia, afferra le forbici e colpisce il padre alla gola, recidendogli la giugulare. L’uomo finisce a terra in una pozza di sangue e muore in pochi istanti. Matteo Carboni chiama le forze dell’ordine dicendo “ho ucciso mio padre”, poi sale al piano superiore dell’abitazione e informa la madre e la sorella di quanto aveva appena fatto. Le due scappano all’esterno dell’abitazione in cerca di aiuto, anche il 29enne esce in strada.

Matteo Carboni, 29enne parricida a Soleminis

Matteo Carboni, 29enne parricida a Soleminis

Vicino all’abitazione della famiglia Carboni abitano un militare delle Fiamme gialle e un poliziotto del commissariato di Quartu che intervengono immediatamente. Il giovane, che si trovava in stato confusionale davanti all’abitazione, viene bloccato: non stava fuggendo, non cercava di allontanarsi.

Sul posto arrivano gli investigatori della Squadra mobile, il magistrato di turno Liliana Ledda, i baschi verdi della Guardia di finanza e il 118. Matteo Carboni viene portato in Commissariato e arrestato con l’accusa di omicidio volontario e è attualmente rinchiuso in carcere a Uta. Sequestrati gli indumenti sporchi di sangue che indossava il 29enne e le forbici usate per il delitto che erano ancora sul corpo del padre.

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