Chiusura delle sedi territoriali INPS. La Regione dialogherà con Boeri per evitare i tagli

Sonia

Chiusura delle sedi territoriali INPS. La Regione dialogherà con Boeri per evitare i tagli

mercoledì 14 Marzo 2018 - 13:46
Chiusura delle sedi territoriali INPS. La Regione dialogherà con Boeri per evitare i tagli

INPS di Macomer, Siniscola, Sorgono, Gavoi e Lanusei sono a rischio chiusura

La riorganizzazione avviata nel 2016 dall’Istituto nazionale di previdenza sociale punta a tagliare le sedi regionali con meno di 10 dipendenti e con un bacino d’utenza inferiore ai 60 mila abitanti. In Sardegna le sedi che non rispettano i parametri previsti sono tante: secondo le stime 18 su 26 sarebbero a rischio chiusura. In provincia di Nuoro la mannaia dei tagli ricadrebbe su Macomer, Gavoi, Lanusei, Siniscola e Sorgono.

La polemica nell’isola si è accesa lo scorso novembre, quando l’incubo della mannaia si è fatto più concreto. La discussione si è sviluppata tra sindaci inferociti e cittadini preoccupati. Oggi, il consiglio regionale interviene con l’approvazione di un ordine del giorno unitario, che impegna il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, a proseguire le interlocuzioni con i ministeri competenti e con il presidente dell’Ente, Tito Boeri, al fine di acquisire e verificare quanto contenuto nella bozza di Piano di riorganizzazione delle sedi INPS.

Il Consiglio è partito dalla discussione della mozione 374, presentata da tutto il centrosinistra, prima firmataria la consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma, e della mozione 265, presentata dalla minoranza, che hanno portato all’attenzione dell’aula i tagli previsti dell’INPS e le ripercussioni che avrebbero nel territorio regionale e, particolarmente, nella Sardegna Centrale.

«La mozione – dichiara Daniela Forma – muove dalla forte preoccupazione legata alle indiscrezioni che vedrebbero la chiusura di un numero elevato di sedi territoriali INPS in Sardegna e la loro trasformazione in Punti INPS o in Punti cliente di servizio. Tale previsione arrecherebbe un ulteriore danno alla Regione Sardegna, determinando una sottrazione di servizi al territorio e contribuendo a enfatizzare l’abbandono delle zone interne da parte dello Stato».

Da qui la discussione in Consiglio Regionale e l’approvazione di un ordine del giorno unitario. 

«Abbiamo richiesto un impegno – conclude Forma – affinché le nostre sedi territoriali non solo non vengano chiuse ma possano essere effettivamente potenziate con l’assegnazione da parte dell’INPS di adeguate risorse umane. Contestualmente, chiediamo lo sblocco del comando e della mobilità, per consentire all’INPS Sardegna di sopperire alle carenze di organico legate al collocamento in pensione registratosi in questi ultimi anni».

© Tutti i diritti riservati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi