“Mangiate castagne e bevete vino”. Città in tilt e sfottò sul web

Sonia

“Mangiate castagne e bevete vino”. Città in tilt e sfottò sul web

giovedì 19 Gennaio 2017 - 15:22
“Mangiate castagne e bevete vino”. Città in tilt e sfottò sul web

Statua di San Francesco sotto la neve (foto Cronache Nuoresi)

“Mangiate castagne e bevete vino”. la città va in tilt e lo sfottò viaggia sul web e viaggia veloce.

A farne le spese, questa volta, è stato il sindaco di Nuoro Andrea Soddu che martedì, sul sito istituzionale del comune e sul suo profilo facebook, si è rivolto direttamente ai cittadini nuoresi con una lettera in cui raccomandava, visti i disagi causati dalla forte nevicata, prudenza e cautela.

Le intenzioni del primo cittadino erano sicuramente nobili ma le “prescrizioni” contenute nella missiva sono presto diventate oggetto di ironia sui social. In particolare la raccomandazione a bere “il vino caldo delle nostre vallate” e a “mangiare le “castagne arrosto delle nostre montagne” ha sollevato più di qualche battuta.

I toni del primo cittadino, da sempre piuttosto romantici, questa volta hanno alimentato lo spirito dissacrante di molti.

Sono così comparsi i finti messaggi della protezione civile con cui il sindaco “per consentire agli studenti di trascorrere delle ore in famiglia e lasciare che la neve cada e porti benefici e allegria, come quando eravamo bambini” ha disposto la chiusura delle scuole. Oppure ancora il finto comunicato con cui il primo cittadino dichiarava ufficialmente chiuso l’anno scolastico. Il vero tormentone è però legato al vino e alle castagne. Mangiare le castagne delle montagne e bere il vino delle valli è diventata la risposta a quasi tutti i problemi della nostra comunità.

Hai freddo? Mangia castagne e bevi vino. Sei di malumore? Mangia castagne e bevi vino. Il bus non passa? Mangia castagne delle montagne e bevi vino delle valli. Insieme all’ironia, tuttavia, non sono mancate le riflessioni, più o meno articolate, su come il comune di Nuoro ha affrontato le nevicate dei giorni scorsi.

La paralisi della città è infatti apparsa più grave delle reali difficoltà causate dalla neve. Se la chiusura delle scuole poteva apparire giustificata il primo giorno, non sembra altrettanto motivata per i due giorni successivi. La sospensione del servizio di raccolta dei rifiuti in città e del trasporto pubblico evidenziano la totale assenza di un efficiente piano in situazioni come queste.

La nevicata seppur abbondante era ampiamente annunciata eppure interi quartieri della città sono rimasti isolati e molti cittadini hanno dovuto provvedere da sé a liberare strade e accessi. I marciapiedi sono ancora ghiacciati e pericolosi. L’invito a mangiare castagne e a bere vino, evidentemente, non è bastato.

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