Camera di Commercio: la UIL sul piede di guerra contro i tagli al personale

Sonia

Camera di Commercio: la UIL sul piede di guerra contro i tagli al personale

martedì 02 Agosto 2016 - 10:39
Camera di Commercio: la UIL sul piede di guerra contro i tagli al personale

La presentazione alla Camera di Commercio di Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia (foto Cronache Nuoresi)

Si prospetta una stagione calda contro il disegno organizzativo e le ipotesi di tagli al personale delle Camere di commercio.

Lo annuncia la UIL- FPL che fa muso duro contro il Governo Nazionale perchè così si attacca un soggetto che in questo periodo di crisi ha sostenuto il sistema produttivo Nuorese ed è stato elemento di coesione sociale.

«Questo sindacato ed i dipendenti della Camera di Commercio di Nuoro fanno riferimento ai contenuti del decreto delegato della riforma Madia sulle Camere di commercio- chiarisce la UIL in una nota stampa.  Si profila, infatti, vero e proprio attacco al sistema camerale e ai servizi alle imprese. Si parla di un taglio del personale del 15 per cento (pari a circa mille lavoratrici e lavoratori) per tutte le Camere di commercio e del 25 per cento al personale di back office delle nuove Camere derivanti da accorpamento. Tutto ciò è inaccettabile, sia per i lavoratori che per il tessuto produttivo locale, e per questo il sindacato ed i lavoratori sono nuovamente pronti ad una mobilitazione durissima.

La pesante misura sul personale, aggiungendosi alla riduzione delle risorse e delle funzioni camerali, finirebbe con l’affossare l’intero sistema».

Per la UIL – FPL ancora una volta le politiche messe in campo sui servizi pubblici sono dettate da un solo criterio: tagli lineari, dalle risorse al personale, senza nessuna considerazione per realtà, come Nuoro, che si distinguono per la loro efficienza ed efficacia sul territorio e così non si fa altro che replicare, per questa via, l’incertezza occupazionale, l’impoverimento dei servizi ai cittadini e alle imprese.

«Nel caso delle Camere di commercio, inoltre, con un taglio lineare di questo tipo non si otterrebbe alcun risparmio sulla finanza pubblica o beneficio per l’economia, considerato che tali istituzioni sono finanziate essenzialmente con il diritto annuale versato dalle imprese. Sul sistema camerale sembra in atto un proposito persecutorio e ambiguo, quasi a voler ridurne le funzioni pubbliche di imparzialità e presidio di legalità, funzioni che potrebbero poi essere lasciate al mercato. Non si può definire riforma un impianto legislativo che, mentre penalizza pesantemente i lavoratori del sistema e depriva il sistema delle funzioni che per anni ha gestito con efficacia, non mette mano alla governance delle Camere, ridefinendone la composizione e le modalità di costituzione- sostiene Raffaella Murgia segretaria provinciale UIL- tutto questo succede mentre le Camere di commercio, con la loro rete informatica, continuano a essere utili strumenti per tutti, dalle start-up innovative allo sviluppo di importanti servizi in rete, solo per citare alcuni esempi».

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