Durante la  giornata saranno presentati i risultati di un’importante ricerca avviata nel 2012

Qual’è la soglia di tolleranza del dolore, oltre la quale il dolore diventa insopportabile e diventa di per sè “malattia”? E c’è differenza nella percezione del dolore per le donne e per gli uomini? Ma, soprattutto, che cosa si può e si deve fare per alleviare il dolore e ridare dignità alla vita di persone afflitte da patologie particolarmente gravi e dolorose come quelle oncologiche?

Di questo si discuterà sabato 14 maggio a Nuoro nel corso del convegno su “Il dolore nella donna. Perché il dolore non diventi sofferenza umana“, dalle 9 alle 18, alla Camera di Commercio di Nuoro inVia Papandrea 8 . Il convegno aperto a tutti, è promosso dalla Fondazione Taccia per la Ricerca sul Cancro in collaborazione con la Società Italiana di Psiconcologia- Regione Sardegna, la Fondazione Alessandra Graziottin, la FIDAPA- Distretto Sardegna e Sezione di Nuoro, l’Associazione “Mai Più Sole”. Agli operatori della Sanità regolarmente iscritti, inoltre, verrà rilasciato a fine corso un attestato.

L’iniziativa, articolata su più momenti nel corso della giornata, vedrà la partecipazione di autorevoli personalità del mondo medico e scientifico a livello regionale e nazionale, fra cui Alessandra Graziottin,  Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’H. San Raffaele Resnati di Milano, che sulla cura del dolore nella donna ha concentrato le sue ricerche, anche con la istituzione della “Fondazione Alessandra Graziottin”.

«In particolare – ha detto Nadia Brusasca, presidente regionale della SIPO, Società Italiana di Psiconcologia- presenteremo i primi risultati di una importante ricerca, avviata dal 2012 in collaborazione con la ASL di Nuoro, grazie alla istituzione di una borsa di studio della Fondazione Taccia sulla Ricerca sul Cancro,  che ha individuato a Nuoro e in Sardegna una eccellenza in ambito psiconcologico».

La ricerca in questione, l’unica in Sardegna, ma anche una delle pochissime in campo nazionale, è realizzata presso il Presidio Ospedaliero Cesare Zonchello di Nuoro, a cura delle psiconcologhe Nadia Brusasca e Michela Fois: l’oggetto è la diversa percezione del dolore per età e per genere ed è focalizzata nello specifico del dolore oncologico. Rappresenta una base preziosa su cui riflettere, sulle diverse e soggettive percezioni del dolore, sulla sua localizzazione , sulle reazioni emotive e comportamentali, sulle aspettative dei pazienti rispetto a ciò.

«L’obiettivo – sottolinea Albachiara Bergamini, referente per la Sardegna della Fondazione Taccia Per la Ricerca sul Cancro- è, attraverso una specifica indagine diagnostica, riuscire ad approntare un programma di cure antidolorifiche/palliative adeguate al quantum del dolore realmente percepito, che la ricerca dimostra essere diverso da persona a persona e da donna a uomo. Occorre evitare, come purtroppo spesso accade, che la persona venga trattata con dosaggi sovra o sottostimati, con l’aggravio, in un caso o nell’altro di sofferenze inaudite e ingiustificate, a salvaguardia della dignità umana, soprattutto nel fine vita».

Questo il programma dei lavori: ore 9,00 Saluti: Annamaria Vedele, Presidente F.I.D.A.P.A. Sezione di Nuoro; Albachiara Bergamini,Fondazione Taccia Ricerca sul Cancro; Nadia Brusaca, Coordinatore Regionale SIPO Sardegna; Silvia Trois, Presidente F.I.D.A.P.A. Distretto Sardegna.