Abbanoa: «la torbidità dell'acqua non è legata a problemi strutturali della diga di Olai»

Sonia

Abbanoa: «la torbidità dell'acqua non è legata a problemi strutturali della diga di Olai»

venerdì 06 Marzo 2015 - 16:21
Abbanoa: «la torbidità dell'acqua non è legata a problemi strutturali della diga di Olai»

Una vista del lago Govossai

Una vista del lago Govossai

Una vista dell’invso del rio Govossai

L’acqua che fuoriesce dal potabilizzatore rientra già nei paramentri normali

Abbanoa mette le mani avanti e con una nota stampa cerca di fare chiarezza sull’ordinanza della non potabilità dell’acqua che ha colpito in questi giorni Nuoro e altri quattordici paesi della provincia.
Infatti, in questi giorni in merito alla torbidità dell’acqua si sono dette tante cose ufficiose (sul sito del Comune di Nuoro ancora non si fa menzione delle cause della non potabilità dell’acqua), cose che l’Ente gestore delle risorse idirche reputa prive di fondamento.

«Il fuori norma legato ai livelli di torbidità dell’acqua prodotta dal potabilizzatore di Janna ‘e Ferru è dovuto esclusivamente al cambio di approvvigionamento di acqua grezza. Al posto dell’invaso di Olai si è dovuto alimentare dal Govossai esclusivamente perché quest’ultimo bacino era al suo massimo di capienza e c’era necessità di utilizzarne la risorsa idrica. L’acqua in uscita dal potabilizzatore rientra già nei parametri: si attendono ora i riscontri delle analisi dell’acqua in rete per la revoca della non potabilità».

«Non esiste alcun problema strutturale nella diga di Olai, né lo si sta vuotando: anzi, in questi giorni il livello del lago sta aumentando costantemente. I riferimenti a crepe e scarichi intasati – prosegue il comunicato – sono completamente privi di fondamento. Erano problemi verificatisi nel passato, risalenti alla sua realizzazione. Abbanoa li ha superati con un investimento di oltre un milione di euro che ha consentito di completare gli interventi già dal 2013.  È in quell’occasione che era stata utilizzata una dittà specializzata nelle lavorazioni subacquee che aveva eseguito la manutenzione dello scarico di fondo e la riparazione delle perdite sulla diga con la posa di una geomembrana flessibile fino a una profondità di 50 metri. Se prima di questo intervento le filtrazioni erano di 60 litri al secondo, oggi sono di appena 2 litri al secondo: abbondantemente sotto la soglia fisiologica di dispersione».

«L’intervento è stato approvato dall’Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici e dell’Autorità d’Ambito, ed anche autorizzato dall’Ufficio tecnico per le dighe di Cagliari che dipende dalla Direzione Generale per le dighe, le infrastrutture idriche ed elettriche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Quest’ultimo organismo esegue verifiche periodiche nelle dighe garantendo un costante monitoraggio.

Considerata la piena riuscita dell’intervento, Abbanoa ha ottenuto un integrazione del primo finanziamento per un altro milione di euro. Consentirà la manutenzione dei panconi sul paramento di monte e nell’estensione dello schermo di impermeabilizzazione allo scopo di prevenire in futuro l’insorgere di nuovi problemi» conclude Abbanoa.

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