Prato Sardo agonizza tra l'indifferenza delle istituzioni

Sonia

Prato Sardo agonizza tra l'indifferenza delle istituzioni

mercoledì 26 Novembre 2014 - 11:40
Prato Sardo agonizza tra l'indifferenza delle istituzioni

Il Direttore dell'APAN Sardegna Gianfranco Seddone (© foto Cronache-Nuoresi)

Il Direttore dell'APAN Sardegna Gianfranco Seddone (© foto Cronache-Nuoresi)

Il Direttore dell’APAN Sardegna Gianfranco Seddone (© foto Cronache-Nuoresi)

I vertici dell’APAN Sardegna, Gianfranco Seddone (Direttore) e Enrico Devoto (Presidente) prendono posizione sulla drammatica situazione degli operatori della Zona Industriale di Prato Sardo, in preda a una lenta agonia tra l’indifferenza delle istituzione, con una lettera aperta.

Intanto, mentre le imprese annaspano, i vertici del Consorzio chiuso e inspiegabilmente ancora in fase di liquidazione, 14 tra Commissario liquidatore, dirigenti, funzionari e operai, sono ben saldi al loro posto.

«Sono sotto gli occhi di tutti le situazioni drammatiche che stanno vivendo già da tempo le aree industriali di tutta la Sardegna, nessuno si preoccupa di denunciare la profonda crisi che sta attanagliando la zona Industriale di Prato Sardo, come se tutto stesse procedendo per il meglio.

I vertici dell’A.P.A.N. Sardegna, raccogliendo il grido d’allarme lanciato da numerosi operatori associati, hanno effettuato un accurato sopralluogo dell’area dal quale si è evidenziato uno scenario catastrofico.

Dei 280 capannoni una volta fiorenti ne rimangono in attività meno del 50%. I rimanenti, ormai deserti e chiusi sono circondati da sterpaglie e in stato di completo degrado. Ai lati delle strade extra-large, ma completamente dissestate, si possono comunque ammirare file lunghissime di lampioni che ogni sera illuminano persino i lotti invenduti, che son ben 61.

Le imprese superstiti stanno faticosamente andando avanti esclusivamente con le proprie forze, visto che il loro punto di riferimento, il Consorzio Zir-Prato Sardo, costituito da Comune di Nuoro, Amministrazione Provinciale e Camera di Commercio di Nuoro, è stato soppresso in base alla legge Regionale 5 Marzo 2008 n.3, è inspiegabilmente ancora in fase di liquidazione.

I termini concessi dalla Regione Sarda e dalla Commissione Europea erano quelli di definire improrogabilmente entro il 31/12/2012 le procedure liquidatorie onde evitare l’apertura di una procedura di infrazione da parte della stessa Commissione Europea, concernente la concessione di presunti aiuti finanziari a favore dei Consorzi Zir, di cui alla nota prot. 453/GAB del 15/01/2012.

Ormai siamo alle soglia del 2015 e di quel formale impegno si sono perse le tracce, e la più recente delibera della Regione, la n. 4/28 del 05/02/2014, emessa a ridosso della scadenza del mandato elettorale, è relativa al benestare di una richiesta di inquadramento superiore per un dirigente effettuata dal Commissario liquidatore con nota prot n.1125 del 5/11/2012.

Di fatto, il Consorzio è sempre al suo posto, con il suo commissario liquidatore coadiuvato da un nutrito staff tra dirigenti, funzionari e due operai il tutto 14 persone, mentre gli operatori annaspano fra mille difficoltà.

È mancata quella guida ridotta alla sola gestione ordinaria dell’area, ma incapace di nuove proposte per lo sviluppo industriale che per il mantenimento delle strutture esistenti.

A tal riguardo gli operatori ritengono inammissibile che gran parte degli appalti interni vengano troppo spesso aggiudicati alle imprese esterne.

Il Consorzio inoltre, non sostiene gli operatori davanti alle criticità, quali ad esempio i tributi locali che vengono pagati sia al Comune di Nuoro che allo stesso Consorzio.

L’A.P.A.N. Sardegna, in rappresentanza di tutti coloro che quotidianamente fanno sforzi enormi per portare avanti l’attività, in questo periodo di grande crisi economica per tutta l’isola, si rivolge al competente Assessorato all’Industria per avere un incontro urgente tra l’Assessore e gli operatori di Prato Sardo, per conoscere il motivo di questo ingiustificato ritardo nelle procedure liquidatorie e chiarire in questo contesto il ruolo delle tre Istituzioni fondatrici del Consorzio.

In particolar modo essere certi quale Ente dovrebbe svolgere le funzioni del Consorzio soppresso di cui alla legge Regionale n. 10/2008.

Si chiede in definitiva di uscire da questa situazione di stallo che sta portando alla rovina la nostra zona industriale».

Nuoro, 24 Novembre 2014

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Un commento  - mostra commenti

  1. Buongiorno,vorrei rivolgere questo commento direttamente al Signor Gianfranco Seddone direttore dell’APAN che in un articolo pubblicato a luglio 2013 sulla Nuova Sardegna, riguardo la crisi dell’area Industriale di Nuoro, nel quale scrisse tante cose giuste quanto scontate sulle difficoltà che attraversano le imprese di Prato Sardo comprese le mancanze delle istituzioni, la sua preoccupazione fù esemplare, quanto ESEMPLARE fu la sua MANCANZA DI TATTO E AL CONTRARIO ABBONDANZA DI SUPERFICILITA’ nel dichiarare che la mia Impresa Officina Ladu pionieri di Prato Sardo “PURTROPPO AVEVA CHIUSO” dichiarandolo solo PER SENTITO DIRE… SENZA ALCUNA VERIFICA E TANTO MENO ARRIVO’ UNA RETTIFICA E DELLE SCUSE ESAUSTIVE. Pertanto sarebbe cosa gradita prima di pubblicare dati o fare dichiarazioni di eseguire le dovute verifiche. Cordiali saluti Stefania Ladu

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