PD: accolti i ricorsi di Cogoni, Corda e Manca

Sonia

PD: accolti i ricorsi di Cogoni, Corda e Manca

giovedì 23 Ottobre 2014 - 08:51
PD: accolti i ricorsi di Cogoni, Corda e Manca

Soddisfazione per il riconoscimento delle irregolarità nello svolgimento del Congresso PD di Macomer e sulla sospensione di quello di Nuoro

Al centro il segretario del PD nuorese Francesco Manca (© foto S. Novellu)

Al centro il segretario del PD nuorese Francesco Manca (© foto S. Novellu)

Il segretario citttadino del PD Francesco Manca e gli altri due candidati alla segreteria provinciale del Partito, Nino Cogoni e Michele Corda, esprimono la loro soddisfazione in merito alla decisione (una decisione presa all’unanimità) della Commissione Nazionale di Garanzia e della Commissione Nazionale per i congressi regionali del Partito Democraticodi  accogliere i ricorsi e annullare, come richiesto, il congresso di Macomer e di sospendere quello di Nuoro.  

Nelle motivazioni – precisa Manca – i presidenti delle due commissioni, Franco Marini e Lorenzo Guerini, hanno evidenziato il fatto che le consultazioni erano da ritenersi nulle in quanto “svolte sulla base di norme regolamentari difformi dai criteri vigenti in forza del regolamento nazionale”.

“I congressi – si legge nella delibera – dovranno essere svolti, con data da stabilirsi  in conformità al vigente regolamento nazionale”.

In particolare la delibera riconosce agli iscritti e ai Giovani Democratici che hanno compiuto sedici anni, di poter  godere di ogni diritto e dovere degli iscritti al Partito Democratico, così come sostenuto dai giovani di Macomer, che la sera del congresso erano stato privati del loro diritto dal Garante Tonino Loi e dal segretario provinciale Peppino Pirisi.

«Siamo molto soddisfatti dell’esito dei nostri ricorsi accolti dalla Conmissione nazionale di garanzia e dei Congressi del PD – sostiene Manca – ciò dimostra che le nostre preoccupazioni erano largamente fondate.

Siamo fiduciosi perché il PD si è dimostrato capace di far rispettare le proprie regole e i massimi organi nazionali ci hanno dato ragione.

La battaglia per il rispetto delle regole congressuali, comunque, non finisce qui. Ci sono tutti gli altri ricorsi che dovranno essere esaminati dalla Commissione Regionale di garanzia. Ribadiamo la nostra volontà di costruire un Partito aperto e che si occupi dei problemi quotidiani ma che sappia contemporaneamente garantire a tutti regole certe per il massimo coinvolgimento dei cittadini».

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