Sindacati e Enti pubblici: " creiamo una rete di sviluppo locale"

Sonia

Sindacati e Enti pubblici: " creiamo una rete di sviluppo locale"

domenica 10 Agosto 2014 - 17:50
Sindacati e Enti pubblici: " creiamo una rete di sviluppo locale"

La prima conferenza del progetto nella sede UIL (Foto S.Meloni)

La prima conferenza del progetto nella sede UIL (Foto S.Meloni)

La prima conferenza del progetto nella sede UIL (Foto S.Meloni)

Tavoli tematici che coinvolgeranno la popolazione per lo studio di un documento anti crisi partendo dalla Pubblica Amministrazione

Chi vuole criticare lo faccia con le solite frasi: «sarà la solita strategia politica in previsione di future elezioni» oppure «cosa vogliono fare?».

Chi vuole partecipare in modo costruttivo allora legga attentamente l’articolo e capisca come dare il proprio contributo.

Giovedì sette agosto, in una giornata torrida a Nuoro nella sede della UIL in via Aosta, le segreterie provinciali della C.G.I.L. – C.I.S.L. e U.I.L., assieme ai rappresentanti della Camera di Commercio davanti ad un folto pubblico decidono di presentare un progetto arduo ma coraggioso: il rilancio del territorio partendo dalla Pubblica Amministrazione attraverso dei tavoli tematici nei quali saranno invitati a partecipare tutte le fasce sociali e le istituzioni del territorio.

Da settembre, il giornale Cronache Nuoresi seguirà in tempo reale l’iniziativa attraverso un’ apposita rubrica. Promuovendo e divulgando i tavoli tematici. In questo modo si vuole dare un contributo alla Provincia che solo dai noi nuoresi dipenderà la sua sopravvivenza o desertificazione. Dobbiamo creare una rete tra Istituzioni, Sindacati, Imprese, Associazioni di Categoria e semplici cittadini perché una  crisi  devastante non può togliere il diritto al benessere di un territorio e di una collettività. Dobbiamo reagire e non soccombere come schiacciati da un ineluttabile destino alla mortificazione della nostre città e paesi. Dunque leggete, riflettete e attiviamoci per la ripresa economica e sociale delle nostre comunità.

Alla prima conferenza di presentazione del progetto erano presenti Angela Moni (CGIL); Giorgio Mustaro (CISL); Rafaella Murgia (UIL – FPL), Ninni Manca (Consigliere della Camera di Commercio e presidente ADOC di Nuoro), Giovanni Cabras (UIL Polizia). Felicina Corda (segretaria generale CSP UIL) e Francesca Ticca (segretaria regionale UIL).

Sonia Meloni

Per dovere di “Cronaca” pubblichiamo interamente il documento al lettore le valutazioni finali:

Le Segreterie Provinciali C.G.I.L. – C.I.S.L. – U.I.L. non intendono denunciare solo le criticità della Riforma della P.A. che si concretizzerebbe attraverso facili tagli lineari, ma intendono presentare, in modo costruttivo, misure concrete per il rilancio della Pubblica Amministrazione presente nel nostro territorio. Gli scriventi ritengono, infatti, che la grave crisi economica in atto da troppi anni e le devastanti ripercussioni sul tessuto economico e sociale impongano l’adozione di misure immediate ed incisive.
La nostra iniziativa, vuole essere un grido di allarme alle istituzioni ed una proposta di nuova alleanza ai cittadini ed alle imprese che chiedono alle Amministrazioni Territoriali, risposte alle troppe richieste rimaste inevase e una protezione contro la crisi e le emergenze sociali.
Ciò che ci impegna, è proprio la nostra volontà di rispondere a provvedimenti sbagliati o insufficienti con proposte concrete, inserite nel quadro di una visione coerente e sostenute da percorsi partecipativi, perché i tagli sono stati fatti senza tenere conto delle ricadute sulla capacità di offerta di servizi alla comunità. Questo ci permette di guardare con determinazione positiva il confronto con il governo e l’urgenza di aprire una stagione straordinaria del territorio Nuorese, diretta al coinvolgimento dei lavoratori pubblici e dei cittadini nel “cambiamento”, quello vero, del modello del welfare locale e dei servizi sul territorio.
La popolazione residente nella Provincia di Nuoro su una superficie molto estesa, registra una densità abitativa molto bassa, molto inferiore rispetto alla densità media regionale, il territorio si presenta vasto e frammentato. La concentrazione demografica è mantenuta su tre comuni che superano i 10.000 abitanti: Nuoro, Siniscola, Macomer, il cui comune divisore è il fenomeno dello spopolamento diffuso, nell’area posta all’interno del perimetro, con la sola eccezione dei Comuni di fascia costiera e delle aree limitrofe ad essi.
Su una forza lavoro di 138mila unità, gli occupati sono 53.000; 6000 sono i disoccupati e 79.000 gli inoccupati; il 57% della popolazione è inattiva, di cui il 74% è costituito dai giovani.
Le percentuali relative all’abbandono scolastico non sono più felici: il 25.8% dei giovani in età compresa tra i 18 ed i 24 anni è in possesso della sola licenza media, trovandosi così fuori dal sistema nazionale di istruzione.
Il tessuto produttivo della Provincia di Nuoro evidenzia una riduzione delle imprese con numeri di attività cessate superiori al dato regionale ed il 15% delle famiglie, ha un reddito netto al di sotto della soglia di povertà assoluta.
Il territorio Nuorese è un territorio in depressione economica, con un elevato tasso di invecchiamento della popolazione ed anche le pensioni hanno un importo medio mensile pro-capite molto basso (circa 600.00 euro).
Analizzando i dati forniti da UnionCamere si evidenzia che tra i macrosettori di attività: Primario, – produzione di base – (Agricoltura, Economia Forestale, Pesca,), Secondario – Produzione di beni materiali – (Industria, Edilizia ed Artigianato) e Terziario – Servizi (Commercio, Banche, Enti Pubblici, Istruzione, Cultura, Sanità), particolare rilevanza assume il terziario, quello della Pubblica Amministrazione, che fornisce stipendi sicuri da spendere prevalentemente sul territorio con un effetto moltiplicatore sugli altri settori e dove ogni euro stipendiale è in grado di generare almeno un altro euro di attività nel resto dell’economia.
Il Progetto delle Segreterie Provinciali C.G.I.L. – C.I.S.L. – U.I.L. intende ricostruire l’unione tra modello Amministrativo ed il tessuto Produttivo, per restituire prospettiva al lavoro pubblico come “volano di valore” produttore di crescita per dipendenti, cittadini, famiglie ed imprese.
Dobbiamo avere una visione coraggiosa delle potenzialità del lavoro pubblico come produttore di valore sociale, e non solo delle criticità organizzative che lo imbrigliano, dobbiamo riuscire a modificare l’accezione negativa del termine burocrazia, (inutili e lunghi adempimenti) in accezione positiva, (utili servizi di supporto ai cittadini ed alle imprese).
A seguito del continuo stillicidio degli Enti Pubblici del territorio Nuorese, (Banca d’Italia, Provincia, Motorizzazione etc.. solo per citarne alcuni) e dei Presidi e dei Servizi, in occasione dell’ultima assemblea tenutasi presso la C.C.I.I.A.A. di Nuoro, i lavoratori ed i sindacati hanno deciso di essere i precursori di una battaglia di ricostruzione, mai attuata in precedenza, diretta alla richiesta, da inoltrare al governo, per la ricostruzione delle sedi Amministrative già presenti nel territorio, si deve tra le altre cose, invertire la logica attuale, permettendo nel contempo alle Amministrazioni virtuose di investire le risorse sottratte agli sprechi, nei Servizi e nella valorizzazione del capitale umano, consentendo una capacità di spesa e di investimento, anche sul personale e sulle imprese, differenziata in base al fabbisogno.
Come vogliamo cambiare:
Il necessario cambiamento dovrà valorizzare le professionalità presenti nelle P.A.; investire nelle nuove professionalità necessarie; definire le funzioni da attribuire a ciascun livello amministrativo del territorio; individuare i servizi richiesti in base alla configurazione sociale, economica e produttiva del territorio; ridisegnare la rete dei servizi e mantenere i livelli occupazionali; vale a dire realizzare un piano organico della pubblica Amministrazione del Territorio Nuorese. L’innovazione organizzativa deve essere perseguita attraverso la possibilità per i dipendenti, insieme ad utenti e contribuenti, di entrare nel merito di come deve essere organizzato e funzionare il servizio, e/o di che cosa deve essere soppresso o cambiato.
Abbiamo pensato, nella considerazione che la politica finora è stata costretta a subire i tagli annunciati dallo stato ed inseguire possibili soluzioni, di sostenerla nelle rivendicazioni che dovranno essere fatte, attraverso la massima collaborazione di tutti, chiaramente per far si che il nostro progetto rappresenti una forza maggioritaria che dovrà durare a lungo e cioè fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato dobbiamo darci, tutti, nessuno escluso, alcune regole perché tutto vada avanti senza intoppi, con la partecipazione al progetto in maniera volontaria ma totale, costruttiva.
Dobbiamo partire dalla precondizione che consiste nell’avere ben chiaro il concetto che questo non è un progetto sindacale, né politico, nè partitico, nè solo della cittadinanza, né degli organi di stampa, questo è il nostro progetto, un p
rogetto di tutto il territorio, alla cui realizzazione nessuno si deve sentire sotto esame, ognuno parteciperà liberamente con le proprie capacità ed idee, perché il progetto non deve corrispondere ad una esposizione di muscoli nè di potere o di presunzione, tutti dobbiamo metterci umilmente a disposizione, dobbiamo riuscire a contrastare il freno di pochi nell’interesse di molti, porci in un livello equivalente, per raggiungere l’obiettivo: il cambiamento.
Questo è ciò che serve affinchè il riordino Istituzionale ed Amministrativo non si riduca ad un esercizio sterile ed infruttuoso. Intendiamo coinvolgere tutti gli attori del nostro territorio su questo cammino, che nel rilancio di un percorso di trasformazione ed innovazione della P.A., oggi da reimpostare, dovrà trovare uno dei terreni di prova proprio nella nostra capacità di rimanere sempre più uniti.
Proponiamo 7 azioni concrete con l’intento di lanciare un suggerimento al Governo Nazionale ed a quelli Locali: attivare subito la partecipazione dei lavoratori attraverso il confronto sui nuovi assetti Amministrativi e sulle Funzioni da trasferire tra Enti ed eventualmente riproporre la reinternalizzazione di alcuni servizi.
Dobbiamo superare l’impostazione errata del trasferimento dei lavoratori negli Enti superstiti, alla ricerca di un ruolo a loro adatto, che il più delle volte è introvabile e che determina un elevato spreco di risorse e di professionalità, ed è proprio di queste ultime professionalità che il nostro territorio ha un immediato bisogno. La mobilità dei dipendenti, secondo noi, da effettuarsi in maniera residuale, va favorita con procedure di pubblicità e trasparenza, che rendano conosciuti ed accessibili i posti vacanti nelle dotazioni organiche, con bandi di mobilità intercompartimentali, agevolati dalla definizione delle tabelle di equiparazione. Pensiamo altresì, che considerare la mobilità quale forma di soluzione organizzativa, voglia dire rinunciare a riorganizzare i Servizi ed eludere l’urgenza di un ricambio generazionale. Intendiamo infatti salvaguardare l’elevato capitale umano, come elemento vitale della capacità della P.A. di dare risposte certe in tempi rapidi. Per affrontare e superare i limiti, le incoerenze e le rigidità dell’attuale modello di governance degli Enti Locali, dobbiamo percorrere una strada che ci porti ad una vera innovazione organizzativa, e costruire nel contempo una rete di welfare (molto presente in tutto il territorio Sardo ed anche nel nostro territorio) capace di rispondere alle emergenze sociali, favorendo nel contempo la coesione e la crescita delle comunità, per sostenere e valorizzare le potenzialità produttive del territorio.
L’iniziativa unitaria che porterà alla realizzazione del Piano Strategico della Pubblica Amministrazione del Territorio Nuorese, è un atto volontario di ricostruzione della visione Amministrativa della città e del territorio, che mira ad una Spending Review più efficace e garantista dei Presidi Amministrativi del Nuorese, rivolta alla ricerca ed al recupero delle sedi cessate da anni, (vedi Banca d’Italia, la sezione del Ministero del Tesoro etc.);
L’approccio che ha caratterizzato l’azione di questo ambizioso progetto, si fonda inizialmente sull’attività che dovranno svolgere gli RSU iscritti alla C.G.I.L., alla C.I.S.L. ed alla U.I.L. e agli R.S.U. simpatizzanti, cioè, all’azione dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni in quanto sono proprio loro i migliori ed esperti detentori delle informazioni degli Enti Pubblici nei quali lavorano;
Il Piano Strategico si fonda su tre grandi riflessioni:
  • Sulla relazione che ci deve essere tra la città e i paesi della provincia, tra la dimensione comunale e la dimensione intercomunale, facendo leva anche sull’aspetto di salvaguardia giuridico contenuto nel’art. 118 della Costituzione Italiana, che stabilisce come la ripartizione gerarchica delle competenze debba essere spostata verso gli enti più prossimi al cittadino, e, pertanto, più vicini ai bisogni del territorio, cioè deve essere garantito il cosiddetto principio di sussidiarietà, in caso contrario, gestendo i trasferimenti in base ai soli dati numerici relativi all’estensione kilometrica ed al “conto delle teste”, si rinuncerebbe all’apporto delle professionalità strategiche per l’efficienza dei servizi. A tredici anni dalla riforma costituzionale (Legge 3/2001) che avrebbe dovuto regolare il coordinamento tra centro e periferia, nella logica di un decentramento responsabile e collaborativo, è ancora lontano, l’obiettivo di un sistema istituzionale moderno, capace di rispondere alla domanda espressa da famiglie, cittadini ed imprese e di valorizzare il territorio come leva di sviluppo delle economie locali.

  • Sulla partecipazione ed il coinvolgimento della popolazione presente nel territorio, che costituisce la parte centrale del processo di pianificazione ed a cui le scriventi OO.SS. hanno deciso di attribuire grande rilevanza per non far mancare una visione unitaria di fondo. Sono proprio questi ultimi che restituiscono il quadro di una oggettiva emergenza organizzativa, mettendo in rilievo la duplicazione dei centri decisionali, vero aspetto che infastidisce cittadini ed imprese, e che ha portato alla necessaria riforma, perchè la frammentazione dell’azione amministrativa continua a drenare risorse da dedicare ai servizi, e ad aumentare la pressione fiscale sui cittadini, causando una paralisi organizzativa, lentezza burocratica e scarso orientamento all’innovazione;

  • Sulla collaborazione da parte “dell’intelligenza collettiva” che avrà la possibilità di avere una vera parte di rilievo per la realizzazione del necessario risorgimento amministrativo, economico e sociale del nostro territorio, volto ad un processo di riordino istituzionale più volte interrotto da una serie di riforme incompiute e dal coraggio di una politica troppo veloce perché arresa all’emergenza. Tutta questa velocità genera un verosimile e preoccupante rischio di approssimazione nelle scelte e nel metodo, con conseguenze negative prevedibili, che, se da un lato si discosteranno dallo spirito di una profonda riforma in chiave di efficienza, dall’altro acquisiranno un carattere di irreversibilità, tale, da rendere l’intera azione riformatrice problematica. La collettività potrà fungere da facilitatore delle potenzialità produttive e leva di sviluppo su cui puntare per una crescita economica sinergica e diffusa.

Dopo il periodo estivo, verranno avviati i lavori dei tavoli tematici, riunendo in un tema specifico dipendenti ed RSU esperte in Programmazione e Progettazione Europea per gli Enti Locali e Territoriali ed ogni tavolo verrà coordinato da un RSU specializzato nei temi sopra indicati.
La cabina di regia del progetto che sovraintenderà e coordinerà le attività è costituita dalle RSU della CC.II.AA. di Nuoro, per una maggiore tutela e garanzia nei confronti dei lavoratori coinvolti nel processo di riordino, ed anche perché è proprio nell’Ente Camerale che ha avuto origine l’iniziativa e quest’ultima location sarà anche la sede di riunione dei tavoli tematici, almeno inizialmente, grazie alla disponibilità generosa offerta da parte del Presidente della stessa Camera.
I Tavoli Tematici .
Nei tavoli vengono approfonditi e verificati progetti, idee e proposte per il raggiungimento dell’obiettivo, verranno affrontati e trattati argomenti cruciali per il territorio del Nuorese in chiave di sostenibilità e fattibilità. I temi da affrontare sono
Monitoraggio ed analisi dei Servizi e delle funzioni svolte dagli Enti Pubblici presenti nel territorio anche per l’adozione di forme di avvalimento e deleghe di esercizio, tra gli Enti Territoriali coinvolti nel processo di riordino, mediante intese o convenzioni. L’ottenimento di una chiara definizione delle funzioni da attribuire agli enti locali, l’individuazione degli ambiti ottimali di esercizio per ciascuna funzione, la ricognizione delle competenze professionali (presenti e da acquisire), per l’erogazione di servizi avanzati, sostenibili e di qualità ;
Individuazione delle criticità, doppioni, lungaggini burocratiche etc., verifica dei flussi di spesa nelle singole amministrazioni, tra le Amministrazioni e Società in House, per programmare processi di risparmio che nei nuovi assetti possono condurre anche alla reinternalizzazione di alcuni servizi che faccia salvi i livelli occupazionali e knowhow. Le attività andranno declinate in modo analitico e organico, facendo trasparire la reale volontà di snellire effettivamente l’intero impianto amministrativo e le “missioni” degli enti, superando l’incertezza del cittadino sul “chi fa cosa, mettendo in evidenza l’esistente incertezza sul “come si fa, con quali strumenti ed in quanto tempo”. Bisognerà ridefinire le funzioni e le dotazioni degli enti, la filiera produttiva dei servizi e le modalità per erogarli, selezionando con appropriatezza e trasparenza gli eventuali soggetti con cui attivare parternariati e sinergie.
Pianificazione e Progettazione Strategica per gli Enti Pubblici del Territorio, (attraverso la riunificazione dei due primi tavoli tematici), con la volontà di creare una rete strutturata di enti di area territoriale, responsabili non solo delle funzioni ad essi assegnate ma anche capaci di operare come snodo tra comuni ed altri livelli di governo, con una lettura del territorio che conduca all’individuazione dei principali servizi richiesti in base alla configurazione economica, produttiva e sociale dell’intero territorio provinciale, con l’individuazione degli ambiti ottimali di allocazione delle funzioni. Bisogna capire che tipo di presenza e di azione serve per sostenere il tessuto produttivo territoriale e di conseguenza riorganizzare la rete dei servizi ed investire nel capitale umano per renderla sempre più veloce e qualificata. I presidi territoriali dovranno continuare ad essere l’interfaccia giusta per la popolazione e diventarne un modello di sostegno efficace rispetto ai bisogni.
Rapporti con la stampa, costruzione del sito web del Piano Strategico della Pubblica Amministrazione del Territorio Nuorese, blog, iniziative di comunicazione, strategie per l’ottenimento e per la realizzazione del Piano Strategico delle P.A. del Territorio Nuorese. Bisognerà instaurare un assetto organizzativo attivando una riflessione comunicativa sul ruolo della “partecipazione nella governance futura del territorio e con le spinte di rinnovamento che emergano “dal basso”, affinchè il percorso di innovazione non sia l’ennesimo slogan vuoto, ma disegni un profondo processo di cambiamento in grado di coinvolgere i cittadini e tutte le forze del territorio. Questo tavolo avrà anche il compito di coinvolgere e mantenere i contatti con le Istituzioni locali.
Informazione per rioni della città di Nuoro e per Paesi, ed ulteriore individuazione delle persone competenti da coinvolgere nei singoli tavoli tematici, raccolta di ulteriori suggerimenti da portare all’attenzione dei due primi tavoli di lavoro, dopo, il recepimento, l’esame degli spunti emersi dall’attività effettuata ed elaborata all’interno di specifici report finali, arrivando così ad una visione corretta della partecipazione che funzioni da stimolo per ridisegnare il lavoro pubblico del territorio.
Studenti delle scuole del Nuorese e giovani in generale che propongano un ottimale modello del territorio dove poter realizzarsi sotto tutti gli aspetti. L’attività consisterà nell’organizzazione di forum ed interviste con il coinvolgimento delle famiglie nella realizzazione del progetto.
Segreteria del Piano Strategico della Pubblica Amministrazione del Territorio Nuorese, Info point del progetto (Organizzazione ed informazione per l’adesione volontaria e la partecipazione ai tavoli).
L’adesione al progetto, sarà effettuata sempre su base volontaria. I numeri di telefono e l’indirizzo mail della Segreteria del Piano Strategico della Pubblica Amministrazione del Territorio Nuorese verranno comunicati attraverso il sito internet del Piano.
Una volta definito il progetto, lo stesso si aggiungerà alla rivendicazione del territorio predisposta dal Comune di Nuoro, dalla Provincia, dalla Confindustria e dalle Confederazioni C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L., ed unitariamente scriveremo a tutti i sindaci, ai presidenti di provincia ed ai governatori. E poi una mobilitazione capillare in tutti gli Enti. Dal confronto con le istituzioni e la società civile dovrà partire una nuova stagione di partecipazione e cambiamento.
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