La nuova vita di Freccia. Il cagnolino ha trovato famiglia a Oristano

Sonia

La nuova vita di Freccia. Il cagnolino ha trovato famiglia a Oristano

martedì 16 Gennaio 2018 - 12:35
La nuova vita di Freccia. Il cagnolino ha trovato famiglia a Oristano

Un primo piano del cane "Freccia" dopo la convalescenza (© foto S.Novellu)

Alle 17.00 in punto Gabriella Manca, una delle tre volontarie che assieme a Manuela Fancello, Valentina Moledda e Pina Chessa costituiscono l’associazione “Gli Amici a 4 zampe di Orazio”, si presenta all’appuntamento in compagnia di Freccia.

Il cagnolino sta bene ma è ancora impaurito dagli esseri umani: «diffida specialmente degli uomini», ci avvisa Gabrilella e quindi farlo avvicinare dal fotografo non sarà semplice.

Freccia, appena ci vede, inizia ad abbaiare e trema, trema come una foglia; addosso a lui ancora la paura di quella storia di violenza senza senso, di malvagità verso un essere indifeso.

Il cane

Il cane “Freccia” con Gabriella la volontaria che lo ha trovato ferito (© foto S.Novellu)

Gabriella, lo rassicura accarezzandolo: «piccolo – gli sussurra dolcemente – queste persone sono buone». A un certo punto, mentre stiamo per iniziare l’intervista,  davanti a noi, passa un padre con un bambino in braccio che avrà più o meno un anno. Il piccolo come vede Freccia, fa capire al genitore che vuole toccare il cagnolino che ricambia scodinzolando, in quanto Freccia – come sottolinea  la volontaria – ama da impazzire i bambini.

Uno sbadiglio del cane

Uno sbadiglio del cane “Freccia” (© foto S.Novellu)

La storia: Ma per capire meglio le sofferenze dell’amico a quattro zampe partiamo dal mese di novembre, quando Freccia, ribattezzato così dai medici della Clinica due Mari che lo hanno assistito, scorrazzava da qualche giorno nella periferia di Nuoro (zona Testimonzos). Era l’8 novembre e qualcuno si è fatto venire un’idea spietata: ha imbracciato un fucile da pesca e, chissà perché, ha sparato contro il povero cucciolo trafiggendolo con l’arpione. Il destino ha voluto che Gabriella passasse poco popò in quella zona con la propria auto: «dal finestrino, racconta, ho visto questo cane denutrito e spaventato, mi ha e incuriosito e mi sono fermata. Una volta che lo ho avvicinato mi si è presentata una scena raccapricciante e di inaudita violenza: all’altezza del torace, una fiocina di poco meno di un metro lo aveva trapassato da parte a parte». A quel punto la volontaria,  che si stava recando al rifugio dell’associazione, vedendo che il cane non perdeva sangue, lo carica in auto e assieme alle altre colleghe reputano che sua meglio portarlo alla Clinica Veterinaria Due Mari a Oristano, di cui già usufruiscono delle prestazioni mediche sanitarie per gli altri animali che hanno in custodia. La situazione clinica di Freccia è disperat,  il polmone sinistro ha completamente collassato dopo essere stato trapassato dall’asta di acciaio; esofago distale perforato, il fegato trapassato da parte a parte. Ma l’animale fortunatamente dopo il primo intervento supera la notte e gradualmente le sue condizioni di salute migliorano fino a oggi,  giorno in cui si presenta completamente ristabilito (APPROFONDISCI).

La denuncia: le volontarie dell’associazione si sono costituite parte civile sporgendo denuncia ai Carabinieri per “tentativo uccisione di animale”. Le indagini proseguono a tutto campo da parte degli uomini dell’Arma i quali hanno effettuato anche i dovuti rilievi sull’arpione che ha colpito l’animale per trovare indizi utili a individuarne il responsabile.

Un primo piano del cane

Un primo piano del cane “Freccia” dopo la convalescenza (© foto S.Novellu)

L’adozione: oggi Freccia sta bene e pur essendo rimasto con un solo polmone è riuscito a reagire; tante persone attraverso i social e gli organi d’informazione si sono appassionati alla sua vicenda e sperano che chi ha compiuto un gesto simile, venga individuato e abbia un’esemplare punizione, perché chiunque sia stato capace di tanta malvagità può esserlo ancora.

Per Freccia ci sono state complessivamente una cinquantina di richieste ma la scelta è ricaduta su una coppia di Oristano, che vive in una casa in campagna con una cagnolina meticcia e 13 gatti. «Ovviamente – conclude Gabriella –  continueremo a seguirne i progressi e il suo stato di salute.

Gli Amici a 4 zampe di Orazio: L’associazione nasce nel 2012, su esempio di Nicola Porcu, che si occupava dei cani randagi presenti all’Ortobene.

«Abbiamo iniziato con una cucciolata di 14 cagnolini, tra i quali c’era anche Orazio (da qui il nome dell’associazione n.d.r.) che abbiamo tenuto con noi perché affetto da una displasia bilaterale degenerativa ad una zampa, racconta Gabriella, e abbiamo dato in adozione dal 2013 a oggi circa 300 cani, tutti rigorosamente sterilizzati perché è l’unico modo per prevenire il fenomeno dell’abbandono e del randagismo. Credetemi la violenza sugli animali non conosce limiti, spesso, prosegue, troviamo questi animali in condizioni pietose: in sacchetti di plastica, feriti alla gola, alle zampe o nel resto del corpo o vittime di situazioni inaudite come nel caso di Freccia», per avvalorare la tesi della volontaria è notizia di qualche istante fa di una cagnolina sfigurata barbaramente da colpi di arma da fuoco a Oristano.

Chi fosse interessato a adottare i cani può contattare le volontarie dell’associazione ai seguenti numeri 3493052763 (solo su WhatsAPP) oppure 3200704682 (chiamata vocale o su  WhatAPP). (Consulta la pagina facebook) 

Sonia Meloni © Tutti i diritti riservati

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