Nuoro. È polemica sul progetto di accoglienza migranti cui vuole aderire il Comune

Sonia

Nuoro. È polemica sul progetto di accoglienza migranti cui vuole aderire il Comune

venerdì 21 Aprile 2017 - 12:09
Nuoro. È polemica sul progetto di accoglienza migranti cui vuole aderire il Comune

La città divisa sullo S.P.R.A.R.: le famiglie soffrono già ampiamente problematiche economiche e sociali

L’ultimo sbarco ha fatto arrivare nell’Isola 816 migranti dei quali, il capoluogo barbaricino ne accoglierà circa 200 che andranno a sommarsi agli altri già presenti.

I primi segni di un fenomeno come quello dell’immigrazione, che forse ancora la città di Nuoro non è ancora pronta ad affrontare, cominciano a vedersi. Non solo si iniziano a vedere ovunque persone di colore dedite all’accattonaggio ma molti luoghi, come ad la stazione dei treni o gli stessi giardini di piazza Vittorio Emanuele, sono diventati zone di bivacco per tanti extracomunitari.

L’amministrazione comunale nuorese, guidata dalla giunta Soddu, ha colto la palla del fenomeno al balzo  candidandosi al cosiddetto S.P.R.A.R., il progetto accoglienza migranti.

Nel capoluogo barbaricino, in occasione della pubblicazione del bando, è scoppiato il malumore tra i cittadini molti dei quali versano in condizioni disagiate, senza lavoro, facendo fatica ad arrivare a fine mese.

Tra coloro che hanno cavalcato l’onda della polemica parlando di “sberleffo e mancanza di rispetto nei confronti dei giovani nuoresi senza lavoro costretti a partire a cercare fortuna lontano dalla propria terra” è stato il consigliere regionale del PSd’Az Marcello Orrù (approfondisci), le cui dichiarazioni, sui social network, hanno avuto un grande seguito di persone che hanno condiviso appieno le sue riflessioni.

Anche Il consigliere comunale Tore Sulas parla di avviso pubblico imposto dall’alto.

«Partendo dal presupposto – dice Sulas – che non ho nulla contro gli immigrati che sotto gli occhi di tutti vivono uno stato di disagio non indifferente; di fatto senza andare troppo lontano sarebbe opportuno ricordare che gran parte dei nostri concittadini si scontrano perennemente, vuoi per la mancanza di lavoro, che per una sistemazione legata all’emergenza abitativa, in continuo malessere da oramai troppo tempo. Davanti ad un bando calato dall’alto che prevede vitto, alloggio ed una imminente prospettiva lavorativa per i richiedenti asilo politico, in modo da potersi integrare nel migliore dei modi, i veri discriminati sono i Nuoresi, che vedono i propri diritti calpestati da chi osanna politiche europee del tutto inique- prosegue il consigliere. Solo nell’ultimo anno il comune di Nuoro ha subito tagli regionali sui servizi alla persona pari a 200.000 euro, lasciando a casa oltre cento nuoresi, che non hanno potuto partecipare al bando attinente ai lavori socialmente utili. Occorre un inversione di tendenza, dove il Sindaco e le autorità d’ambito sollecitino gli stessi diritti per chi da sempre offre il proprio contributo senza alcuna tutela».

Di tutt’altra opinione è la sezione del Psd´Az nuorese “28 Aprile”  Fortza Paris che prende le distanze deal consigliere regionale Orrù dello stesso partito.

«In riferimento alle dichiarazioni dell’onorevole  – scrivono in una nota – relative all’adesione del Comune di Nuoro al bando S.P.R.A.R , si ritiene opportuno precisare che se l’onorevole fosse tesserato del Psd’az conoscerebbe bene l’articolo 4 del nostro Statuto nel quale si afferma che “il Partito Sardo d’Azione esalta i valori dell’uguaglianza e della fratellanza. Si batte affinchè tutte le persone godano di pari diritti, pari opportunità e abbiano gli stessi doveri”. Per queste ragioni crediamo si necessario offrire un sistema di accoglienza serio e intelligente che non veda i nostri cittadini come soggetti passivi ma piuttosto li renda protagonisti di una solidarietà organizzata e controllata. Inoltre un patriota dovrebbe sapere che l’emigrazione dei giovani sardi ha origini non lontane dalla stessa terra sarda che, nella sua politica regionale, è da sempre assoggettata alle politiche dello stato italiano dimenticandosi di quanto la nostra terra e il nostro popolo siano in agonia a causa delle loro politiche scellerate. Infine è doveroso ricordare che l’adesione allo Sprar è finanziata al 95% dallo Stato e il comune di Nuoro partecipa per solo il 5% offrendo prestazioni professionali, di conseguenza non inciderà minimamente sul bilancio dell’ente. Questa è l’unica soluzione percorribile affinché non si generino tensioni sociali e si garantisca sicurezza ai nostri cittadini».

Per spiegare i dettagli del progetto sull’accoglienza dei migranti, per domani l’assessore comunale ai Servizi Sociali Valeria Romagna ha indetto una conferenza stampa.

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