Il cardinale Robert Francis Prevost, ora Papa Leone XIV, è il primo Pontefice statunitense della storia. Già Prefetto del Dicastero per i Vescovi, ha avuto una lunga carriera ecclesiastica in Sudamerica, specialmente in Perù. Nato a Chicago nel 1955, è entrato nell’Ordine di Sant’Agostino nel 1977 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982, dopo aver studiato teologia e diritto canonico.
Ha svolto numerosi incarichi in Perù, tra cui missionario, direttore della formazione e priore. Rientrato negli Stati Uniti, è stato eletto priore generale dell’Ordine Agostiniano per due mandati. Nel 2014, Papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico e poi vescovo di Chiclayo (Perù). Nel 2018 è divenuto secondo vicepresidente della Conferenza episcopale peruviana.
Prima dell’elezione papale, Francesco lo aveva nominato membro della Congregazione per il Clero nel 2019 e membro della Congregazione per i Vescovi nel 2020 e, nel 2023, Prefetto del Dicastero per i Vescovi e Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, creandolo cardinale. Nel febbraio 2025, è stato elevato all’Ordine dei Vescovi. La sua elezione segna un momento storico per la Chiesa Cattolica.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois, il nuovo Pontefice appartiene all’ordine di Sant’Agostino. Ha intrapreso il suo percorso religioso nel 1981 con la professione dei voti nella comunità agostiniana, per poi ascendere fino alla carica di priore generale per due mandati consecutivi, divenendo la massima autorità di governo dell’Ordine.
La sua esperienza pastorale è stata profondamente segnata da un lungo periodo di attività missionaria in Perù. Generalmente considerato una figura progressista e in sintonia con le posizioni di papa Francesco, in particolare per quanto riguarda la tutela dell’ambiente e l’impegno contro il cambiamento climatico, Leone XIV ha tuttavia espresso posizioni più conservatrici su temi riguardanti la comunità LGBT+ e si è dichiarato contrario al coinvolgimento delle donne in ruoli clericali. Il suo pontificato si apre ora con grande attesa per capire come bilancerà queste diverse sensibilità e quali direttive imprimerà al futuro della Chiesa