Sei fermi per spaccio di cocaina a Nuoro: un pestaggio all’origine delle indagini

Salvatore

Sei fermi per spaccio di cocaina a Nuoro: un pestaggio all’origine delle indagini

venerdì 04 Aprile 2025 - 09:11
Sei fermi per spaccio di cocaina a Nuoro: un pestaggio all’origine delle indagini

NUORO – Ci sarebbe un pestaggio, sembrerebbe per un debito contratto nell’ambito delle attività di compravendita della droga o per il controllo della piazza dello spaccio all’origine delle indagini che nei giorni scorsi hanno portato al blitz antidroga della polizia di Stato, nel corso del quale sono state eseguite sei misure cautelari, emesse dal gip del tribunale di Nuoro Mauro Pusceddu su richiesta dalla sostituta procuratrice Elena Tres: con due persone condotte in carcere, tre poste agli arresti domiciliari e una con l’obbligo di dimora nel comune di Nuoro.

LA STORIA – Protagonisti della vicenda, secondo gli inquirenti, quattro giovani tra i diciannove e i ventuno anni (uno dei quali già richiuso a Badu ‘e carros per detenzione di armi nella propria abitazione) , e due donne di 43 e 53 anni, una delle quali madre di uno dei ragazzi.
Al centro dell’attività di indagine ci sarebbe un ampia attività di spaccio al dettaglio di cocaina, della quale la fonte di approvvigionamento era l’ambito cagliaritano,  ceduta in piccole quantità quotidiane ma per un periodo prolungato nel tempo, i cui artefici, pur di mantenere il controllo sulle piazze di spaccio, non esitavano a ricorrere a minacce, anche violente, nei confronti di chiunque tentasse di interferire con i loro affari illeciti. E a questo proposito, nel corso delle investigazioni è emersa anche la disponibilità di armi da parte del gruppo, nel dettaglio una pistola modificata detenuta illecitamente.
IL MARKET DELLA DROGA – La vendita della droga avveniva in modo organizzato, con alcuni degli indagati che avevano trasformato le proprie abitazioni in veri e propri “supermercati” della cocaina, diventando punti di riferimento per gli acquirenti. I “venditori” venivano retribuiti con un compenso giornaliero di cento euro, oltre a ricevere dosi di stupefacente come “regalo”. In qualche caso l’attività di spaccio, monitorata dalla sezione antidroga della squadra Mobile di Nuoro dall’agosto dell’anno scorso sino alla fine del 2024, avveniva fatta anche a bordo di un taxi e in prossimità di un istituto scolastico elementare.
Altri soggetti coinvolti nell’operazione avevano il compito di supportare gli spacciatori al dettaglio, procurando luoghi sicuri dove nascondere il denaro provento dell’attività illecita e fornendo informazioni sulla presenza delle forze dell’ordine nelle zone interessate dalla compravendita di droga.
Nel corso delle perquisizioni, oltre a una parte della droga, sono stati sequestrati anche circa quattromila euro che secondo gli inquirenti sarebbero frutto delle attività di spaccio.
Gli indagati sono difesi dagli avvocati Antonello Cao, Angelo Manconi, Pietro Soddu e Adriano Catte.

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