Giorgio dal Centro diurno di Nuoro alla nazionale di calcetto: ma in città palestre vietate per la squadra “Chimbemoros”

Francesco Pirisi

Giorgio dal Centro diurno di Nuoro alla nazionale di calcetto: ma in città palestre vietate per la squadra “Chimbemoros”

di Francesco Pirisi
sabato 12 Ottobre 2024 - 11:55
Giorgio dal Centro diurno di Nuoro alla nazionale di calcetto: ma in città  palestre vietate per la squadra “Chimbemoros”

La formazione dei "Chimbemoros" in una foto di repertorio

Palestre vietate a Nuoro per la formazione di calcetto “Chimbemoros”, del Centro diurno dell’Azienda sanitaria locale. «Siamo stati costretti a rifugiarci a Galtellì, dove comune e società polisportiva ci hanno messo a disposizione un impianto per gli allenamenti settimanali», ha spiegato il responsabile della formazione Gianni Capra.

Gianni Capra mentre racconta della formazione di calcetto (f. Pirisi)

LA GIORNATA DELLA SALUTE MENTALE – La questione è emersa nell’incontro di giovedì scorso all’ExMe, in occasione della Giornata mondiale per la salute mentale. Momento nel quale sono stati presentati anche i servizi del dipartimento, con i Csm (Centri di salute mentale) dei distretti dell’Asl. Tra i quali il servizio del Centro diurno, dov’è inserito il calcetto. Un’attività segnata tra l’altro da ottimi risultati sportivi. Uno dei ragazzi dei “Chimbemoros”, Giorgio, è stato selezionato per la nazionale, la Crazy For Football, che da poco ha conquistato la medaglia d’oro agli Europei, a Roma. Senza dimenticare i risultati di squadra conseguiti da quando nel 2005 è nata l’attività all’interno del Csm. Tra questi nel 2013 la vittoria nel torneo internazionale di Lecce, al quale i ragazzi nuoresi prendono parte ormai da 10 anni. L’ultimo torneo che ha visto in campo la formazione dei “Chimbemoros” si è svolto da poco a Oristano, nei campi federali di “Sa Rodia. È stato organizzato dalla Figc. «Sono parentesi proficue anche per quanto riguarda l’integrazione sociale – continua Capra – dove i ragazzi stanno bene e con loro ci divertiamo anche noi». L’unico neo, dunque, quello dell’impossibilità di avere un campo in città. A cui in parte si ovvia grazie alla disponibilità della comunità di Galtellì: «A Nuoro tutti ci hanno risposto picche – ha raccontato l’operatore del Centro diurno – quando abbiamo chiesto di poter usare una delle palestre. Ci serviva in forma gratuita – ha proseguito Gianni Capra – considerato che l’Asl non bilancia dei fondi per poter eventualmente pagare il costo dell’affitto».

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