“Acqua contro il fuoco”: al via la piantumazione di 4200 alberi nelle campagne di Scano Montiferro

Salvatore

“Acqua contro il fuoco”: al via la piantumazione di 4200 alberi nelle campagne di Scano Montiferro

venerdì 12 Maggio 2023 - 17:54
“Acqua contro il fuoco”: al via la piantumazione di 4200 alberi nelle campagne di Scano Montiferro

Scano, un momento della piantumazione a Santa Barbara

SCANO MONTIFERRO – Inizia oggi 12 maggio, con la messa a dimora di 400 piante nell’area di Santa Barbara, in territorio di Scano Montiferro, la prima fase del progetto “Acqua contro il fuoco”, pensato per contribuire alla rinascita dell’ecosistema del Montiferru, colpito dal terribile incendio del 2021. Allora le fiamme investirono circa 20mila ettari di boschi, oliveti e pascoli distruggendone oltre 13mila. Entro la fine del 2023 il progetto solidale prevede la messa a dimora di 4200 piante endemiche così da ripristinare la preziosa biodiversità tipica di questa zona della Sardegna.

Incendio a Scano Montiferro (foto S.Novellu

Incendio nel Montiferru (foto S.Novellu)

La tragedia di due anni fa è una ferita, ancora oggi, segna le comunità di questi territori e dell’intera Isola e dalla collaborazione tra il Gruppo Abbi e Acqua Smeraldina è nata una raccolta fondi che ha sensibilizzato e coinvolto migliaia di clienti. Il progetto è stato presentato oggi in località Santa Barbara, nelle campagne di Scano Montiferro.

«L’azione portata avanti dal gruppo Abbi e AzzeroCO2 si inserisce in un più ampio intervento di valorizzazione dell’area di Santa Barbara, e quindi di rifacimento della chiesa andata distrutta dall’incendio del 2021 e di potenziamento turistico di tutto il sito che insiste sull’antico insediamento di “Sulù, un sito prima nuragico, poi romano e infine altomedievale» ha detto il sindaco di Scano Montiferro Antonio Flore. «Sostenibilità, cultura, paesaggio e ambiente – ha aggiunto – come volano di crescita per il nostro territorio: questi sono gli obiettivi che la nostra amministrazione cerca di perseguire, e lo vuole fare insieme a tutti gli attori economici e sociali che in questo momento sono impegnati nel rilancio del Montiferru. Perché la montagna e tutto l’ecosistema Montiferru non subiscano di nuovo un’onta simile, è opportuno viverli e valorizzare la presenza antropica. Anche una presenza che valorizza l’attività turistica sostenibile, sicuramente una delle medicine migliori per impedire l’abbandono del territorio e consentire un suo sviluppo armonico, ma anche per permettere di ristabilire quel ponte tra uomo e territorio, che in parte si è spezzato».

Il sindaco di Scano Antonio Flore coi vertici della associazioni partner

Il sindaco di Scano Antonio Flore coi vertici della associazioni partner

«Il rogo del luglio 2021 ha distrutto la chiesetta campestre di Santa Barbara e l’area boschiva circostante che, oltre al simbolo religioso, rappresentavano un patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio e della popolazione di Scano. Per ridare speranza alle comunità, la rigenerazione forestale e la cura del paesaggio devono partire da questi luoghi, simbolo di riscatto per una terra martoriata». Così il presidente dell’Associazione Montiferru, Pier Paolo Arca, che ha aggiunto: «L’iniziativa odierna, che ridarà vita a questo sito gravemente compromesso dalla furia delle fiamme, rientra in un percorso di rinascita che viene alla luce grazie all’impegno e alla collaborazione tra AzzeroCO2, Legambiente, CRAI /Smeraldina, Amministrazione comunale e la nostra Associazione che, attraverso i diversi volontari, accompagnerà i lavori fino all’ultima messa a dimora delle 4200 piante. Come Associazione Montiferru – ha concluso Arca – continueremo con azioni mirate a sensibilizzare i cittadini, che devono essere i primi attori della rinascita al servizio delle istituzioni, per rendere possibile una vera ripresa culturale ed economica del nostro territorio».

Scano. Un scorcio delle campagne di Santa Barbara

Scano. Un scorcio delle campagne di Santa Barbara

Durante l’evento, Giangiacomo Ibba, presidente del Gruppo Abbi ha voluto sottolineare: «Ci siamo fortemente impegnati affinché questo prezioso progetto prendesse vita e potessimo contribuire alla riforestazione della nostra amata terra. L’iniziativa rappresenta per noi un modo per supportare il territorio e si sposa perfettamente con la nostra visione aziendale. Ringraziamo di cuore i clienti che, da ogni parte della Sardegna, hanno collaborato con noi donando una somma a favore di questa causa e dimostrando amore e devozione verso questa terra. Grazie all’importante contributo di ciascuno, da qui ai prossimi mesi riusciremo a mettere a dimora 4200 piante. Servirà tempo e dedizione per recuperare tutto il patrimonio perduto, ma per il nostro territorio oggi è un inizio importante».

Mauro Solinas, amministratore delegato della ALB spa, azienda produttrice di Acqua Smeraldina, ha dichiarato: «Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito di Abbi Holding, vendendo 28mila Smeraldina Box: il ricavato è stato utilizzato per la messa a dimora entro il 2023 delle 4200 piante. Pensiamo che sia doveroso per le aziende locali collaborare con le necessità del territorio. L’attenzione per l’ambiente che ci circonda fa da sempre parte della nostra etica aziendale. Abbiamo all’attivo, infatti, una collaborazione con Alberea (una società benefit), con la quale piantumeremo quasi mille alberi entro il 2023 in tutta la Sardegna. Ci complimentiamo con Abbi Holding per l’iniziativa e ringraziamo tutti i consumatori che hanno partecipato per renderla possibile».

Scano, un momento della piantumazione a Santa Barbara

Scano, un momento della piantumazione a Santa Barbara

“Tutelare, ripristinare, rigenerare: sono queste le fondamenta del lavoro che portiamo avanti ogni giorno, volto a dare il nostro contributo per garantire un presente e un futuro al patrimonio forestale del Paese. In tal senso la messa a dimora di alberi è un atto concreto di come si possa agire per la sua salvaguardia e accrescimento – ha dichiarato Sandro Scollato, amministratore delegato di AzzeroCO2, rappresentato oggi a Scano Montiferro dalla presidente di Legambiente Sardegna, Annalisa Colombu. Grazie alla collaborazione con CRAI abbiamo potuto realizzare un importante intervento che va in questa direzione e che ha permesso il ripristino di un patrimonio naturale che va assolutamente protetto. Un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura».

Il progetto sarà raccontato nel sito dedicato www.acquacontroilfuoco.it, in cui si potrà seguire, passo dopo passo, lo stato di avanzamento della riforestazione.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi