L’Ogliastra abbandonata da Nieddu e Solinas: chiude l’unico punto nascita del territorio

Sonia

L’Ogliastra abbandonata da Nieddu e Solinas: chiude l’unico punto nascita del territorio

martedì 12 Aprile 2022 - 11:40
L’Ogliastra abbandonata da Nieddu e Solinas: chiude l’unico punto nascita del territorio

Dopo varie chiusure e riaperture dall’inizio dell’anno, il Punto nascita dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei chiude fino a data da destinarsi a causa della carenza di medici nel reparto di Pediatria e Neonatologia. La notizia  è stata comunicata all’Ares, alla Regione Sardegna e a tutti gli organi preposti ieri, dal direttore Sanitario della Asl ogliastrina Luigi Ferrai.

Quella del punto nascita arriva due giorni dopo la manifestazione dei comitati per il diritto alla salute a Lanusei. Il sindaco Davide Burchi ha convocato una riunione urgente della Conferenza sociosanitaria per giovedì pomeriggio con all’ordine del giorno le azioni da intraprendere per questa chiusura, probabilmente una richiesta di incontro a Cagliari con il presidente della regione Christian Solinas.

«Ci dicono che non ci sono medici per garantire l’apertura h 24 del reparto quindi, anziché continuare a far funzionare il reparto in convenzione con altre Asl che ci danno i medici in prestito, si sceglie la soluzione più semplice della chiusure – dice Adriano Micheli dell’associazione #giulemanidallogliastra – Questo è un problema che va risolto immediatamente: una donna che deve partorire qui corre dei rischi enormi, il primo ospedale vicino che è Nuoro si trova a un’ora di macchina da Lanusei ed è più distante da altri paesi dell’Ogliastra. Succede spesso che il parto arrivi in maniera inaspettata e che non ci sia il tempo per tragitti così lunghi. Nella riunione di giovedì si deciderà di andare a Cagliari con le amministrazioni comunali dei 23 paesi ogliastrini e con tanti cittadini del territorio e con tutti i comitati. Saremmo in tanti a dare battaglia. La Regione nomini un direttore generale capace e si pensi a un progetto di lungo respiro per l’ospedale, basta con le soluzioni tampone» conclude Micheli.

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