Il Coordinamento per la Salute detta le linee per salvare la Sanità sarda

Sonia

Il Coordinamento per la Salute detta le linee per salvare la Sanità sarda

domenica 23 Gennaio 2022 - 13:02
Il Coordinamento per la Salute detta le linee per salvare la Sanità sarda

L'assemblea del coordinamento per la Salute (foto P. G. Vacca)

“Siamo in uno stato di emergenza, e uno stato di emergenza richiede risposte immediate”. Questa, in sintesi, è la richiesta, pronunciata ad alta voce, scaturita dall’ultima riunione del Coordinamento dei comitati ed associazioni in difesa della Sanità della Sardegna Centrale, che è diventato un vero e proprio esercito che riunisce comitati provenienti dalle provincie di Nuoro ed Oristano, nonché dal Goceano e dal Sarcidano.

“L’agibilità dei presidi e dei servizi sanitari viene meno di giorno in giorno”, esordisce il documento, da cui la domanda di risposte urgenti. Il primo interrogativo si pone di capire come è stata effettuata la collocazione del personale medico sanitario nelle strutture territoriali. Per comprendere ciò sarebbe necessaria  una mappatura del personale sanitario, parasanitario e amministrativo in tutti i distretti, in modo da attivare misure di solidarietà attraverso un riequilibrio distributivo di risorse umane, da non confondere, dice il documento, con i tentativi inadeguati posti fin qui in essere per tamponare falle endemiche.

Seconda questione i medici ed i pediatri di base. Perché, si chiede il Coordinamento,  si lascia che vadano in pensione senza aver trovato prima  il sostituto? Per questo si pone come soluzione  che i medici rimangano fino a quando non vengono sostituiti e si espletino, senza indugi, i bandi di concorso.

Terza, ma non ultima questione, la medicina specialistica, ambulatoriale ed ospedaliera e gli esami strumentali, che costringono a lunghe attese e a macinare tanti chilometri per essere curati o a rivolgersi sempre più  a specialisti privati.

Andrebbero, dice il Coordinamento, garantite almeno quelle d’urgenza, scongiurando la chiusura totale dei presidi e servizi, rafforzando la dotazione di personale sanitario e para sanitario.

Si chiede che vengano restituiti ai sindaci i poteri che avevano nelle Conferenze Territoriali e i Comitati di Distretto.  Per finire un invito a spendere i soldi del PNRR rendendo protagoniste le comunità locali, attraverso il coinvolgimento dei Comitati Socio Sanitari di Distretto e le Conferenze Territoriali con l’obiettivo che  l’assessore regionale  si limiti a dare gli indirizzi generali. Il 12 febbraio, ad Oristano, vi sarà una grande manifestazione alla quale  si invita tutti a partecipare.

Pier Gavino Vacca

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