Gli studenti del liceo Satta: “La nostra protesta va oltre piercing e unghie”

Sonia

Gli studenti del liceo Satta: “La nostra protesta va oltre piercing e unghie”

giovedì 02 Dicembre 2021 - 16:36
Gli studenti del liceo Satta: “La nostra protesta va oltre piercing e unghie”

La protesta degli studenti del Satta

NUORO. Quinto giorno di protesta degli studenti del Liceo Pedagogico e Musicale Sebastiano Satta i quali oggi preferiscono il “silenzio stampa” e affidano il loro dissenso a un documento scritto.

Parallelamente alla mobilitazione, intanto, proseguono le trattative con la dirigente scolastica e il corpo docenti. Ieri ad esempio la preside Marchetti ha concesso di rivedere alcuni punti delle regole imposte anche dal Covid (APPROFONDISCI), come ad esempio, la ricreazione o la possibilità di riporre i cellulari, rigorosamente spenti, sui banchi anziché nell’armadietto, mentre per le altre problematiche gli studenti riferiscono che stanno hanno redatto un documento ufficiale che, volentieri, pubblichiamo integralmente:

“Purtroppo si sa – si legge nella nota – che nel mondo dell’informazione ogni notizia va presa con le pinze. Questo è il caso degli articoli che hanno visto come protagonista la nostra scuola. I giornali (NDR) si sono focalizzati sul divieto di piercing e unghie lunghe perdendo di vista le reali motivazioni che ci hanno portato a questa situazione. In seguito a ciò siamo stati criticati per l’infantilità dei motivi del nostro sciopero e perciò vorremmo specificare che la nostra protesta ha come oggetto problemi ben più importanti che abbiamo già reso noti alla Preside. Questo ci dispiace perché erano anni che nel nuorese uno sciopero non risuonava così, fa male perché si tratta di problemi ben più seri delle nostre unghie e dei nostri piercing. Tuttavia, il fatto che alcune pagine, anche di un certo spessore, abbiano sminuito il nostro impegno con titoli strappa like, non fermerà il nostro bisogno di un confronto con la Preside, cosa che si sta già portando avanti… Difatti il nostro obiettivo rimane lo stesso. Non siamo alla ricerca di una rivoluzione che sconvolga l’ecosistema dell’Istituto, bensì di un compromesso”.

La speranza è quella di ritrovare un ambiente sereno e produttivo – concludono i ragazzi – nel quale il dialogo tra la dirigenza e gli studenti sia messo al primo posto e ci possa essere una cooperazione e una collaborazione attiva da entrambe le parti, senza doverci ritrovare nella situazione attuale. Attualmente la situazione grava in maniera pesante su noi ragazzi. Forse è anche per condizioni come questa che il tasso di abbandono scolastico, soprattutto nella nostra regione, è così alto”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi