La Preside del Satta: “Dialogo si ma rispettando le norme anti Covid”. Gli studenti: “Scioperiamo a oltranza” – VIDEO

Salvatore

La Preside del Satta: “Dialogo si ma rispettando le norme anti Covid”. Gli studenti: “Scioperiamo a oltranza” – VIDEO

mercoledì 01 Dicembre 2021 - 16:43
La Preside del Satta: “Dialogo si ma rispettando le norme anti Covid”. Gli studenti: “Scioperiamo a oltranza” – VIDEO

La delegazione degli studenti del Satta

NUORO. «Da parte nostra c’è massima disponibilità per andare incontro agli studenti, che sono in sciopero da tre giorni».  Esordisce così la preside del Liceo delle Scienze Umane e Musicale Sebastiano Satta Carla Marchetti, da noi sentita nella tarda mattinata di oggi, subito dopo l’incontro con una delegazione dei suoi studenti, in sciopero da ormai tre giorni per rivendicare il proprio disappunto in relazione alle troppe restrizioni imposte loro dalla Dirigente.

La preside del Liceo Satta Carla Marchetti

La preside del Liceo Satta Carla Marchetti

Ieri abbiamo raccolto per primi la testimonianza degli studenti (APPROFONDISCI), i quali lamentavano di vivere una vera e propria “dittatura” per le troppe restrizioni in ambito scolastico. Dato lo scalpore destato dalla notizia nell’opinione pubblica cittadina oggi la notizia è stata ripresa puntualmente dalla carta stampata e dalle agenzia di stampa, fino a diventare un fenomeno mediatico a livello regionale.

Nel frattempo, intanto, era stato fissato un incontro tra le parti tra per cercare di trovare un punto di accordo, incontro di cui abbiamo dato conto in mattinata (APPROFONDISCI), nel corso del quale è emersa la volontà di trovare una soluzione.

«Innanzitutto non è vero che in bagno si possa andare una sola volta – ribadisce la Preside – ma tutte le volte che si vuole. Le attuali restrizioni sono state decise a causa del Covid per limitare al massimo il rischio del contagio. Per l’utilizzo dei distributori automatici di bevande, ad esempio, abbiamo pensato che fosse meglio, per evitare che fossero toccati da tutti, che fosse un unico studente per classe a raccogliere soldi e ordinazioni, dopo di che il bidello avrebbe provveduto a sanificare la macchina. In altri istituti, invece, i distributori sono stati eliminati. Riguardo alla cura della persona, infine, Marchetti ribadisce che nessuno ha mai giudicato i ragazzi ne per l’aspetto ne per il modo di vestire; unghie e piercing non sono vietati ma, seguendo le normative ministeriali, gli insegnanti di educazione fisica hanno chiesto che quando si pratica attività fisica i piercing devono essere tolti o coperti da un cerotto, come fanno tanti sportivi a livello agonistico per evitare infortuni durante l’esecuzione degli esercizi».

La Preside, inoltre, ribadisce che tutti i provvedimenti sono stati presi in accordo con il consiglio collegiale dei professori, con il responsabile della sicurezza, il referente dell’ASL e le istituzioni preposte. «Io sono d’accordo con gli studenti che sia necessario cercare, per quanto possibile, di avere dei margini di libertà all’interno della scuola ma la pandemia ha limitato tutto il sistema scolastico. Io stessa, prima di di essere un’insegnante sono una mamma e capisco benissimo le esigenze degli studenti. Per quanto riguarda i telefoni, infine, ho concesso che si potranno tenere sul banco, spenti ovviamente»».

Il punto di vista degli studenti:

«Abbiamo chiesto una revisione delle attuali regole, che riteniamo troppo oppressive – spiegano gli studenti al termine dell’incontro di stamattina. Dopo tre giorni di sciopero, abbiamo ottenuto un’incontro con la dirigenza, nel quale abbiamo discusso alcuni punti nodali: Innanzitutto smentiamo quanto detto che in bagno possiamo andare solo una volta ma possiamo andare più volte. Riguardo alla Ricreazione, forse ci sarà consentita una ricreazione all’aperto, oltre alle pause a fine lezione. Problemi di muffe in classe e intonaci fatiscenti, saranno discussi da noi, insieme alla Dirigente, domani stesso, in Provincia».

La protesta, intanto, proseguirà anche domani, e fino a quando non si troverà un punto di incontro anche sugli altri temi rimasti in sospeso. Noi stiamo vendeno incontro alla scuola, ma la scuola deve venire incontro anche a noi, nel rispetto del Covid e delle norme»

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