Riconoscimento speciale del Pulitzer per Darnella Frazier: filmò col cellulare la morte di George Floyd

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Riconoscimento speciale del Pulitzer per Darnella Frazier: filmò col cellulare la morte di George Floyd

sabato 12 Giugno 2021 - 08:10
Riconoscimento speciale del Pulitzer per Darnella Frazier: filmò col cellulare la morte di George Floyd

Si chiama Darnella Frazier, la ragazza afroamericana che il 25 maggio 2020 a Minneapolis, Minnesota, riprese con il cellulare l’omicidio di George Floyd, soffocato da un poliziotto che, dopo averlo ammanettato (con l’accusa di aver tentato di spacciare una banconota falsa da venti dollari), per ben nove minuti ha premuto il proprio ginocchio sul collo di Floyd fino a provocarne la morte.

Quel documento ha avuto un impatto a livello globale contribuendo alla sensibilizzazione  dell’opinione pubblica mondiale sul problema della violenza della Polizia soprattutto nei confronti degli afroamericani, oltre ad aver portato alla condanna dell’ex poliziotto, Derek Chauvin.

Darnella Frazier mentre riprende il video della morte di George Floyd

Darnella Frazier mentre riprende il video della morte di George Floyd

Darnella all’epoca aveva 17 anni e non esitò a riprendere la scena che le si presentò casualmente davanti. «Quel momento – ha raccontato poi – mi ha cambiato la vita, il modo in cui vedo la vita. Mi ha fatto capire davvero quanto possa essere pericoloso essere neri in America».

Il premio Pulitzer, il prestigioso riconoscimento americano per il giornalismo, le ha riservato una citazione speciale, non essendo lei una reporter professionista.

Oltre alla morte di George Floyd, alle rivolte degli afroamericani successive alle violenze della polizia, l’orgoglio black è stato il tema dominante del premio Pulitzer, i cui vincitori, nelle 22 categorie, sono stati appena annunciati insieme ad un altro filone portante dei riconoscimenti: la pandemia, l’anno vissuto con il dramma del coronavirus.

Tra i premiati per la cronaca c’è lo staff dello Star Tribune di Minneapolis, la città dove l’afroamericano morì il 25 maggio 2020, per “come ha coperto la morte di George Floyd da parte della polizia” e per le “conseguenze che ne sono derivate”. Il quotidiano del Minnesota ha battuto in finale altri due giornali, tra cui il The Courier-Journal  di Louisville, Kentucky, che aveva coperto la controversa storia del blitz della polizia, che aveva provocato la morte di una innocente infermiera afroamericana, Breonna Taylor, uccisa mentre si trovava in casa. Il New York Times ha vinto il premio Pulitzer per la copertura sul coronavirus.

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