Come in un sequel cinematografico, parallelamente al riesplodere dei contagi da Covid-19 (solo nella giornata di ieri Nuoro contava circa 200 positivi e quasi altrettanti in attesa dell’esito del tampone o in quarantena obbligatoria – APPROFONDISCI), in queste ore la città vede l’improvvisa riapertura del reparto Covid all’11° piano del San Francesco, per far fronte all’emergenza, e rivive l’incubo di un pronto soccorso Covid saturo, con pazienti costretti a sostare in ambulanza per intere nottate, prima di poter avere accesso alle cure ospedaliere.
Una situazione imbarazzante, molto imbarazzante, risolta la scorsa volta (APPROFONDISCI) non certo grazie alla passerella del politico/assessore di turno che ripeteva serafico il proprio mantra: “va tutto bene… stiamo lavorando per risolvere la situazione… abbiamo bandito il concorso… i medici stanno arrivando… ” ma per naturale calo fisiologico della curva dei contagi, e l’imbarazzo è tale almeno quanto quello di vedere la tensostruttura dell’ospedale da campo, allestito in pompa magna nel parcheggio del San Francesco, e tuttora inutilizzata… ma questa è un’altra storia.
E adesso? Ci stiamo facendo trovare ancora una volta impreparati o abbiamo imparato dagli errori del passato e pianificato delle soluzioni per affrontare una possibile nuova ondata emergenziale? Quello che da qualche giorno sta accadendo al Pronto soccorso di Nuoro farebbe propendere per la prima ipotesi, ovvero che ancora una volta ci siamo cullati sugli allori, pensando di poter contare sul fatto che stava arrivando l’estate e col caldo il problema si sarebbe risolto da sé. Ma evidentemente le cose non stanno andando in quella direzione e per chi è costretto in queste ore a ricorrere alle cure dell’ospedale, spesso persone anziane, si prospettano lunghe attese con trasferimenti da un’ambulanza all’altra per intere nottate e giornate successive.
E il disagio ancora una volta è e sarà patito anche dal personale 118, costretto nuovamente a turni estenuanti in fila, senza potersi recare neppure in bagno fino al prossimo cambio di turno.
E torneranno anche i politici e gli assessori, a dire che va tutto bene, e noi li applaudiremo ancora una volta.
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