“Disabilità e integrazione”: lo spot degli studenti del liceo di Macomer

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“Disabilità e integrazione”: lo spot degli studenti del liceo di Macomer

martedì 23 Febbraio 2021 - 19:47
“Disabilità e integrazione”: lo spot degli studenti del liceo di Macomer

Macomer. Liceo Galileo Galilei (foto S.Novellu)

Lo sport al centro di uno spot pubblicitario per superare le barriere e i pregiudizi sulla disabilità e per promuovere l’integrazione. Lo realizzeranno gli studenti della Quarta C del liceo Galileo Galilei di Macomer con il progetto “Cambia il tempo“, Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), promosso dal CSEN nazionale.

Al termine del programma gli studenti presenteranno uno spot da loro ideato e montato, in cui, mettendo a frutto quanto appreso nel corso del progetto, promuoveranno lo sport integrato e la sua funzione sociale. Il CSEN Sardegna, grazie alla collaborazione con la dirigente scolastica, Gavina Cappai, i professori Roberto Santavicca, responsabile per l’ex-alternanza scuola lavoro e Paolo Maioli, referente del progetto per la Quarta C, ha portato all’attenzione dei ragazzi lo sport integrato sia con la formazione online che nell’esperienza concreta: è stata coinvolta la società sportiva di tiro con l’arco “Arcieri del Marghine“, grazie alla quale gli studenti, guidati dagli istruttori Gianni Penduzzu e Angelo Virdis, hanno sperimentato quanto la pratica dello sport possa essere un mezzo per costruire un futuro migliore nella società.

«Progetti come quello dello sport integrato sono una esperienza formativa e aiutano a comprendere quanto le persone normodotate spesso creino esclusione – ha detto la studentessa Daria Salis. Parlare con degli esperti e confrontarsi liberamente sulla tematica della disabilità è stato un modo per ampliare il nostro pensiero. Io, personalmente, mi sento cambiata nel rapporto con le persone diversamente abili». Il progetto “Cambia il tempo” coinvolge 20 regioni italiane e punta a realizzare i “Poli regionali dello sport integrato” e sviluppare così nei giovani una mentalità più aperta, in grado di andare oltre i pregiudizi sociali sulla disabilità.

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